“C’è Posta per te”: infuriano le polemiche per “l’amore tossico” di Valentina e Stefano (VIDEO)

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“Questa è la storia di un matrimonio interrotto”.

Così Maria De Filippi.

E’ l’inizio del racconto di Valentina, una delle cinque protagoniste della scorsa puntata di C’è Posta per te. Vicenda che, da sabato, ha sollevato critiche in rete.

A partire da Chiara Ferragni. Si accusa di sessismo in prima serata tv, mancato rispetto verso le donne, giustificazione di una relazione tossica.

Il racconto si sviluppa da una richiesta di riconciliazione e pacificazione, come prevede il core business della trasmissione: “Piango ogni sera perché mi manca mio marito, manca a me, manca ai miei tre figli, voglio che lui torni a casa”.

“Se il matrimonio è finito è perché io ho tradito mio marito, ero convinta di essere innamorata di un altro uomo e di volermi separare, ma quando ho visto Stefano fare le valigie ho capito che in realtà era lui quello che volevo”. Così Valentina è andata in tv per chiedergli tornare a casa come marito e non più come amante.

Segue il racconto di lei, l’incontro con lui, che accetta l’invito e arriva in studio, il dialogo tra loro con gli interventi della conduttrice.

“Io cercavo di essere perfetta come moglie, come mamma e come donna di casa, lavavo pulivo stiravo badavo ai figli, li crescevo e facevo trovare tutte le sere un pasto caldo a mio marito”. Così inizia il racconto che Valentina ha affidato alla conduttrice.

Dal 2018, però, lui diventa più duro, ogni sera ha sempre qualcosa da ridire. Ed è sempre peggio: Stefano inizia a trattarla male, le dà dell’incapace, della stupida e della persona inutile. Anche davanti a estranei.

De Filippi racconta l’episodio di un Natale, con la famiglia e gli amici: cascano delle patatine dal tavolo, lui le dice di raccoglierle, le risponde “fallo tu che io sto facendo altr”». Allora lui le pesta con i piedi e replica “Impara a fare subito quello che ti dico”.

Si raccontano poi altri episodi in cui il marito l’ha insultata e sminuita davanti ai figli: una volta, per un parcheggio sbagliato, le ha tirato addosso il seggiolone della bambina e le ha dato della cogliona.

Più di una volta Valentina gli ha detto che non accettava di essere trattata così, se n’è anche andata via di casa per una settimana, lui prometteva di cambiare, ma poi non lo faceva mai e tutto ricominciava sempre allo stesso modo.

Nell’aprile 2022 lei conosce un altro uomo sul posto di lavoro, da McDonald’s: è un ragazzo che la tratta con dolcezza.

Si scrivono, poi si incontrano, inizia una relazione. Lei pensa di aver trovato l’uomo giusto e, a giugno, lo dice al marito. Lui la accusa di aver distrutto la famiglia e va subito a riferire tutto ai suoi genitori e ai suoi suoceri che, a loro volta, si scagliano contro di le. Valentina procede con la richiesta di separazione.

Ma quando, ad agosto, lui fa effettivamente i bagagli per andarsene di casa, lei realizza che non è quello che desidera. Così chiude con il nuovo compagno, chiede al marito di restare ma lui se ne va lo stesso.

Da quel momento, inizia un nuovo tipo di rapporto tra moglie e marito: lui, una o due volte a settimana torna a casa per stare con i bambini, poi, quando i figli sono a letto, fanno l’amore e lui torna a casa sua.

“Con te sono diventata donna, moglie e mamma” gli dice Valentina, trattenendo a stento le lacrime, quando apprende da Maria che lui è lì e lo vede attraverso lo schermo: si sono conosciuti quando lei aveva 16 anni.

“Abbiamo vissuto la nostra favola, abbiamo avuto splendidi bambini. Poi ho rovinato tutto tradendoti. Come sai abbiamo avuto un momento di crisi, non avevo più attenzioni da te, a volte mi sono sentita umiliata… Il tuo essere così scontroso mi ha portato tra le braccia di un altro. Ho rovinato tutto ma mi manchi. Torniamo insieme”

“Lo sbaglio lo hai fatto tu, ci potevi pensare prima. Per me andava tutto benissimo: abbiamo fatto la comunione al bambino, abbiamo comprato un cane…”. Stefano è duro, lapidario e ripetitivo nelle pur brevi risposte: insiste su parole come “colpa”, “torto”, “sbaglio” riferendosi al tradimento di lei. De Filippi gli chiede conto del periodo in cui Valentina se n’era andata e del suo essere scontroso e offensivo con lei, ma lui non sembra capire: “In famiglia le discussioni ci sono, nessuno è perfetto, si litigava per cavolate, e quando si litiga, magari si dicono cose”, insiste sul fatto di essere lui l’offeso sulla sua “ferita aperta”.

Stefano, incalzato dalla conduttrice, illustra la divisione dei ruoli nella coppia dove, per altro, lavoravano tutti e due fuori casa, “anche se lei solo per quattro ore” ci tiene a puntualizzare lui. Quando lei tornava a casa “cucinava, stirava, faceva lavatrici…” E lui? “Magari stavo sul divano a guardare la tv”. E gli insulti? Quel continuo sminuirla? “Pure io avrò fatto sbagli ma nulla confronto a quello che ha fatto lei”.

Quali sono i sentimenti di Stefano per Valentina adesso? “Ora non provo più niente”. Però poi ammette che una o due volte a settimana va a casa, cena con lei e fanno l’amore. Ma “solo perché lei insiste e io so’ uomo. Però non cambia nulla”. E il sesso con lei cos’è? “Uno sfogo”.

Insomma, lui proprio non capisce e non accetta che il suo comportamento maltrattante possa essere la causa dell’allontanamento di sua moglie e quindi del suo tradimento.

Valentina ora è in lacrime: “Come si può recuperare?” Lui, categorico, non esce dal pensiero del tradimento. De Filippi prova a ricordagli che i momenti belli di 16 anni unione valgono di più di un mese “sbagliato”. E che comunque lui continua a fare sesso con lei mentre la accusa e le dice di non amarla più. Tra Valentina e Stefano inizia un botta e risposta di “Ti prego…” e di “No!”: lei implora e lui fa il duro. Lei dice “proviamoci, so che lo vuoi” Lui risponde “Questo lo dici tu”.

Poi però, la conduttrice abilmente si insinua nello spiraglio lasciato aperto dal duro Stefano, uno che reputa la moglie l’unica responsabile della fine del matrimonio ma con la quale continua a fare sesso senza avere – dice – interesse per altre donne, e lancia la proposta: riprovateci anche stando in case e separate. “Prova a vedere se fare l’amore con lei non è solo uno sfogo, se e c’è un perché per salvare questa famiglia”.

Stefano accetta, apre la busta. Si abbracciano. O meglio lei abbraccia lui, se ne vanno. Fine.

Nei giorni successivi alla puntata di C’è posta per te si sono moltiplicate le critiche: profili e siti di opinione attenti ai diritti delle donne e al tema della violenza, influencer e autrici con grande seguito social: Chiara Ferragni dal divano di casa invita Valentina a scappare, Carlotta Vagnoli accusa il programma Mediaset di aver messo in scena e giustificato una relazione di coppia abusante come fosse una storia d’amore come tante e di aver perpetrato un’immagine stereotipata della donna all’interno della famiglia.

Che coppia emerge da questo racconto tv? Ci sono diversi aspetti da considerare. C’è un marito responsabile, per anni, di violenze verbali e psicologiche che non sa riconoscersi come maltrattante e ritiene normale il suo comportamento, un classico da manuale di psicologia, ritiene la sua donna unica responsabile della rottura ma ora continua a disporne come fosse un oggetto sessuale. C’è una donna che, si potrebbe replicare, si lascia usare: in fondo è lei che lo ha invitato in tv per la riconciliazione. Le donne che subiscono abusi fanno molta fatica a staccarsi dal loro compagno perché anni di manipolazione finiscono per confondere il pensiero e la volontà. Senza contare il potere di influenza delle rispettive famiglie: e qui emerge chiaramente che i genitori di lui e di lei, inseriti in un modello di famiglia patriarcale, hanno un peso nell’aumentare il senso di colpa di Valentina. La colpa, ecco: emerge evidente da questa storia il tema della colpevolizzazione della vittima. Victim blaming, colpevolizzazione secondaria, si può definire in tanti modi: una donna vittima di abusi finisce per essere ritenuta responsabile di quello che subisce. E nel caso della storia di Valentina e Stefano, il fatto che lei fosse costantemente maltrattata finisce per non essere visto come la causa della sua fuga da lui, nonostante i tentativi (timidi a dire il vero) di De Filippi di far capire al marito le sue responsabilità.

Criticabile, infine la spinta verso la riconciliazione: è evidente che la conduttrice, con la complicità del pubblico che ora applaude, ora ridacchia, aiuta i due a ricucire. In fondo si amano, no? Nonostante sia venuta fuori chiaramente che la loro storia sia segnata da abusi e maltrattamenti.

Non sono mancati, sui social, gli inviti alle istituzioni e alla classe politica perché prendano una posizione contro la trasmissione: un programma pop molto seguito, in prima serata tv, dovrebbe prestare più attenzione ai messaggi che veicola perché finiscono per alimentare e giustificare pregiudizi ancora radicati. Se il lavoro di contrasto alla violenza domestica non è solo quello che passa per le aule dei tribunali ma è prima di tutto un lavoro di prevenzione culturale che aiuti a scardinare certe convinzioni ataviche (sui ruoli e sulle colpe delle donne) questo riguarda anche chi si occupa di puro entertainment come Maria De Filippi con i suoi format di successo.

Perché è difficile credere che tra gli autori di un programma così solido, dove c’è un grande lavoro di redazione nella costruzione delle puntate e delle storie, non ci fosse consapevolezza dell’esplosività questa storia.

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Redazione Nazionale

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