La Polizia Postale di Roma ha scoperto una terrificante chat di bambini, dai 10 ai 13 anni, dove venivano postati sticker che inneggiavano al fascismo e al nazismo, ma anche foto raccapriccianti di cadaveri, abusi su minori e torture su animali.
La vicenda è stata racconta da Repubblica e, dopo l’inchiesta di Pescara, 7 adolescenti sono stati denunciati per aver condiviso anche le foto di bambini vittime di abusi sessuali.
La chat probabilmente è nata per scambiarsi innocui messaggi tra adolescenti, ma poi qualcuno si è fatto prendere la mano e ha iniziato a condividere foto e sticker osceni che hanno fatto la loro comparsa in diverse chat di gruppo, da quelle della palestra fino a quelle della scuola.
I genitori hanno scoperto il contenuto macabro e raccapricciante delle chat e hanno denunciato tutto alla preside della scuola e poi alla polizia postale, dopodiché è partito il consueto iter in procura.
I responsabili sono minori e, come spiegano gli inquirenti, per la loro tenera età non sono neanche imputabili.
Immagini che sarebbero difficile da guardare per gli adulti invece non hanno alcun effetto sui ragazzini che, come spiegano gli inquirenti “le vedono come un gioco”.
Il problema è che così non si riescono a distinguere tra gioco e realtà, che spesso è raccapricciante e aberrante, e così dalle foto di pessimo gusto si arriva al sexting e al revenge porn senza neanche rendersi conto della gravità dei fatti.
Intanto le indagini proseguono per capire se dietro le azioni dei ragazzini possano esserci degli adulti.
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