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Chi è Oliver Bearman, il pilota di 18 anni che sostituirà Sainz alla guida della Ferrari

Pubblicato il 9 Marzo 2024

Non sono molti a poter vantarsi di aver guidato una Ferrari a soli 18 anni, anzi, a dirla tutta nessuno lo ha mai fatto. Nessuno fino ad oggi. Il 18enne Oliver Bearman infatti è stato chiamato a sostituire Sainz alla guida della Ferrari in occasione del Gran Premio dell’Arabia Saudita ed è già entrato nella storia della Formula 1 e del Cavallino Rampante.

La storia di Oliver Bearman, catapultato sulla Ferrari a 18 anni

Oliver Bearman, predestinato britannico nato l’8 maggio 2005, è salito sulla SF-24 che finora aveva provato solo al simulatore. Nei suoi occhi traspare tutta l’emozione di un ragazzino che a 18 anni sta realizzando un sogno, ma dai quali non traspaiono segnali di paura.

Dopo aver ottenuto la pole in Formula 2 Bearman ieri aveva la gara alle 14:00 del pomeriggio, ma poi è arrivata l’improvvisa telefonata di Fred Vasseur, che gli annunciava di prepararsi perché avrebbe sostituito Sainz nel GP d’Arabia Saudita. Il pilota spagnolo a causa di un attacco di appendicite è finito sotto ai ferri, quindi è stato costretto a dare forfait. Bearman così è stato proiettato al volante della Ferrari e ha la grande occasione della sua vita.

La carriera di Bearman

Bearman nel 2021 ha vinto il campionato italiano e quello tedesco di Formula 4, poi ha militato in Formula 3 e in Formula 2, dove ha come compagno di squadra un altro pilota considerato un predestinato, Kimi Antonelli.

Nello scorso anno la Haas lo aveva mandato in pista prima in Messico e poi ad Abu Dhabi dove si tenevano prove dedicate ai giovani. La Ferrari lo ha quindi messo alla prova con un simulatore, facendogli guidare le vecchie vetture.

Tuttavia non aveva mai visto una SF-24 e ora dovrà subito prendere confidenza anche perché la pista di Jeddah è molto infida: basta un suolo errore e si finisce contro un muro.

Prima delle qualifiche ha avuto a disposizione solo 21 giri in Fp3 e appena 3 con le gomme più morbide. Non ha però tradito grandi ansie e paure, solo una grande emozione. Sembrava molto più agitato il papà David, top manager delle assicurazioni al box.

Alla fine Bearman ha conquistato la sesta fila, all’undicesimo posto, un risultato tutto sommato discreto per un ragazzo che per la prima volta in vita sua si è visto catapultato tra gli “squali” della Formula 1.