Lei è Pamela Andress, una transessuale di origine brasiliana che è indagata dalla Procura di Modena per la morte di Samantha Migliore, 35enne morta qualche giorno fa a Maranello immediatamente dopo un trattamento estetico al seno eseguito in casa. A fare il trattamento sarebbe stata proprio la Andress, 50enne che vive a Napoli ma che frequenta spesso Ferrara, città dove risiede il compagno; Pamela Andress non è un medico, ma un’estetista che organizza anche eventi: è nota per aver ideato e presentato il Miss Transex Universo in Campania nel 2016.
Stando a quanto è venuto fuori dalle indagini in corso, sarebbe stata proprio lei a somministrare a Samantha Migliore l’iniezione prima della morte. Gli inquirenti hanno deciso che non vi fosse la necessità di arrestarla – per il momento Pamela Andress è in stato di libertà – ma le accuse che le vengono contestate sono gravissime: morte in conseguenza di altro reato, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione medica.
Pamela Andress si è costituita nei giorni per fornire la sua versione dei fatti che avrebbe raccontato agli inquirenti: “Quando me ne sono andata Samantha era viva”, ha dichiarato la cinquantenne – come riporta il Corriere della Sera che poi continua il suo racconto dicendo che sarebbe venuta a sapere della tragedia dai media.
Opposta, però, la versione del marito di Samantha che avrebbe raccontato agli inquirenti che Pamela sarebbe scappata dopo aver praticato l’iniezione poco prima che sua moglie accusasse il malore che poi sarebbe stato fatale.
L’estetista avrebbe dichiarato che non era la prima volta che praticava questo genere di interventi e avrebbe anche puntualizzato di non aver mai richiesto somme di denaro per tali prestazioni. Anche il suo difensore sostiene che la sua assistita “è sconvolta, e non è vero che è fuggita. Quando la signora si è sentita male era lì, anche quando è stata chiamata l’ambulanza, si è allontanata solo dopo. Poi ha letto su internet che Samantha Migliore era deceduta, quindi, si è andata a costituire”, ha ricostruito l’avvocato.
Il legale di Pamela ha spiegato che le due donne che si erano conosciute a Napoli non “avevano parlato di soldi ma non erano state pattuite cifre e comunque non aveva ricevuto denaro. Il trattamento alla fine è stato fatto in amicizia. L’avvocato ha poi riferito che Pamela Andress non è tornata a Napoli, dove vive, ma si trova a casa del compagno”.
Sicuramente l’autopsia – che sarà eseguita martedì prossimo – sul corpo della povera Samantha chiarirà le cause del decesso e dirà se – come molti specialisti temono – a causare la morte della giovane donna sia stato uno choc anafilattico ad una delle sostanze iniettate che spiegherebbe e sarebbe compatibile con le modalità della morte di Samantha.
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