Il programma Kilimangiaro, che presenta reportage sulla natura e sulle bellezze naturali del nostro pianeta, non si è fermato neanche in estate, anzi ha lanciato la versione Kilimangiaro Estate. Tanti gli ospiti illustri, a partire da Stefano Mancuso, scienziato e neurobiologo di fama mondiale che studia le capacità cognitive delle piante e il loro adattamento all’ambiente circostante.
Stefano Mancuso vanta un prestigiosissimo curriculum: è professore ordinario all’Università di Firenze, presidente del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, membro dell’International Society for Plant Signaling & Behavior e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di libri.
“Uomini che amano le piante” del 2014, “Plant revolution” del 2017 e “L’incredibile viaggio delle piante” del 2017 sono solo alcune delle sue opere che avvicinano gli uomini al mondo delle piante insegnandolo loro a comprenderle meglio.
Insieme a PNAT, spin off dell’Università di Firenze, Mancuso ha inoltre ideato due progetti molto interessanti. Il primo si chiama “Jellyfish Barge”, una serra galleggiante “rivoluzionaria” che permette di risparmiare acqua, suolo ed energia nell’ottica di una coltivazione green e virtuosa; il secondo si chiama invece “La fabbrica dell’aria” che sfrutta le piante per eliminare l’inquinamento presente all’interno della casa.
E ancora ha portato in giro per l’Italia uno spettacolo chiamato “Botanica”, che coinvolge direttamente gli spettatori per conoscere il fantastico mondo delle piante e per far capire quanto la natura sia fondamentale.
La Terra è il pianeta che ci ospita e Madre Natura è colei che ci dà acqua, nutrimento e aria sana e pulita per respirare. Proprio per questo motivo dobbiamo rispettare la natura, comprese ovviamente le piante, fermando la deforestazione e tutte quelle pratiche che distruggono la natura e aumentano l’inquinamento.
Per salvare l’umanità stessa dagli sconvolgimenti climatici, che diventano sempre più frequenti e catastrofici, è necessario salvare le piante e piantarne sempre di più. Questo è il messaggio di Mancuso che con l’ambizioso progetto chiamato “Un albero in più”, organizzato col il presidente di Slow Food Carlo Pertini e il vescovo di Rieti Domenico Pompili, intende piantare circa 60 milioni di alberi, circa uno per ogni italiano.
Come sottolinea Mancuso, piantare alberi significa ridurre il riscaldamento globale e contenere i suoi effetti devastanti, in quanto produce ossigeno, rimuove CO2 dall’atmosfera e l’anidride carbonica, crea ombra, favorisce la biodiversità e regola l’umidità dell’aria. Non tutti sono consapevoli di quanto siano fondamentali le piante per noi, perciò l’obiettivo di Mancuso è sensibilizzare sull’importanza di queste “amiche verdi” che vanno protette, amate e tutelate per la nostra stessa salute.
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