Pubblicato il 31 Luglio 2024
Resta avvolto nel mistero l’assassinio di Sharon Verzeni, 33enne ritrovata sanguinante dopo un’aggressione tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, nel bergamasco. Gli inquirenti stanno scavando nella vita privata della giovane, nella speranza di trovare qualche indizio che possa aiutare nelle indagini.
La storia di Sharon Verzeni
Sharon Verzeni, di Bottanuco, si era trasferita tre anni fa a Terno d’Isola, distante circa 10 minuti dal suo paese d’origine. Aveva un diploma di estetista, da un po’ lavorava in un bar-pasticceria e viveva in una villetta bifamiliare insieme al compagno Sergio Ruocco, di Seriate.
Gli inquirenti hanno interrogato a lungo Ruocco e hanno sequestrato il suo cellulare e quello di Sharon, ma non ci sarebbe alcun sospetto su di lui. Il datore di lavoro di Ruocco, che lavora come elettricista, ha detto che è un operaio assolutamente affidabile e una persona per bene. Proprio per questo motivo si è molto sorpreso quando non ha visto l’uomo andare al lavoro.
L’ultima telefonata
Sharon, dopo essere stata accoltellata, ha avuto la forza di chiamare l’1-1-2 in una drammatica telefonata dove ha detto: “Aiuto mi hanno accoltellata”. Come riportato da Leggo una residente, che ha preferito restare anonima, ha detto di aver visto la ragazza barcollare, pensando che fosse ubriaca.
Poco dopo invece ha capito che la ragazza era stata accoltellata. Secondo quanto trapelato finora la 33enne sarebbe stata colpita da 3 coltellate alla schiena, una al torace e altre 2 al costato. Come riferito dalla donna sarebbero poi arrivati altri due ragazzi in auto che avrebbero allertato i soccorsi.
Per Sharon non c’è stato purtroppo niente da fare, infatti la ragazza è morta poco all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stata trasferita in condizioni disperate dall’ambulanza.
Le indagini
L’indagine risulta particolarmente complicata, soprattutto perché non si capiscono i motivi di questa uccisione. Da capire se si è trattato di un agguato, di una rapina finita male e se la ragazza conoscesse oppure no il suo aggressore. Dalle testimonianze raccolte finora sembra che Sharon era solita uscire la sera tardi per approfittare del clima più fresco in questa torrida estate. La ragazza non è riuscita a dare maggiori informazioni sulla sua aggressione, dal momento che le sue condizioni si sono aggravate in breve tempo.
Le indagini sono portate avanti dai carabinieri di Bergamo e di Zogno e coordinate dalla Procura di Bergamo. Al momento non ci sono indagati e le forze dell’ordine hanno invitato chiunque avesse informazioni a farsi avanti. Nei prossimi giorni sarà disposta l’autopsia che chiarirà con precisione quante coltellate sono state inferte alla povera ragazza e quali hanno causato la morte.
L’appello del sindaco Gianluca Sala
Gli inquirenti intanto stanno passando al setaccio le telecamere della zona per trovare qualche indizio o elemento utile all’indagine. I carabinieri stanno cercando anche l’arma del delitto, che potrebbe essere stata nascosta proprio nella zona dove si è consumato l’assassinio. Per questo motivo il sindaco Gianluca Sala, sui social del Comune, ha lanciato un invito alla popolazione a non gettare la spazzatura fino al 3 agosto per favorire il corretto svolgimento delle indagini.