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Chiama 400 volte l’ambulanza solo per viaggiare in giro gratis

Pubblicato il 24 Luglio 2024

Purtroppo molte persone incoscienti non hanno ben compreso l’importanza delle ambulanze, che possono salvare delle vite umane. Fece molto rumore il caso di una donna che, simulando una forte tosse, si fece accompagnare in ospedale a Foggia solo per avere un passaggio, come lei stessa candidamente ammise.

Di casi del genere se ne sono verificati tanti in Italia, ma questa stupida e incosciente pratica è purtroppo diffusa anche in altre parti del mondo. Ne è un esempio una certa Kesha Kennedy, che ha effettuato la bellezza di 400 telefonate al 9-1-1, numero d’emergenza degli Stati Uniti, solo per viaggiare gratuitamente a bordo delle ambulanze a sirene spiegate.

La “malata” seriale: chiama l’ambulanza 400 volte

I fatti risalgono al 2020, quando la 34enne residente in Ohio chiamava il 9-1-1 anche più volte al giorno per delle finte emergenze, inventando ogni volta un malanno diverso. Il copione era sempre lo stesso: la donna veniva portata in ospedale, per poi essere prontamente rispedita a casa poiché giudicata in ottimo stato di salute.

Se la donna stava benissimo fisicamente, non si può dire la stessa cosa sotto l’aspetto mentale. Secondo uno psicologo forense, che ha valutato le condizioni della 34enne, la donna potrebbe soffrire di un disturbo che la spinge a mentire continuamente e quasi ossessivamente.

La condanna

Le precarie condizioni mentali non hanno però evitato la condanna della donna che, come riporta una nota rilasciata dalla contea di Muskingum, si è dichiarata colpevole di diversi reati, interruzione dei servizi pubblici, falsi allarmi e altri 25 capi d’imputazione per uso improprio del servizio del 9-1-1.

Kesha Kennedy ha occupato l’ambulanza senza averne diritto centinaia di volte, privando di un servizio essenziale altre persone che realmente potevano avere bisogno di soccorso. Ed effettivamente, come indicato dai media statunitensi, una persona che stava soffocando è morta proprio perché l’ambulanza che avrebbe dovuto soccorrerla era già impegnata per “soccorrere” la 34enne.