« Torna indietro

Ferragni: vandalizzato il negozio di Roma, sulle vetrine le scritte “bandita” e “truffatrice”

Pubblicato il 2 Gennaio 2024

Continua la caduta libera del brand Ferragni che, dopo lo scandalo del panettone, sta facendo registrare ingenti perdite. Ogni post dell’influencer viene valutato circa 93.000 euro e, considerando che l’imprenditrice digitale da giorni è sparita dai social, è facile conteggiare quanto stia perdendo.

I guai però non vengono mai da soli e adesso nel mirino dei detrattori della Ferragni sono finiti anche i suoi negozi. Sta infatti facendo il giro del web un video girato da un utente di TikTok che ha documentato la vandalizzazione del negozio della Ferragni in via Balbuino a Roma nel pomeriggio di Capodanno.

Le offese fuori al negozio di Chiara Ferragni a Roma

Sulla vetrina del negozio, dove è esposto un appariscente vestito rosso con tanto di pellicciotto, si nota la scritta “truffatrice”, mentre sulla targa della boutique di Chiara Ferragni con l’iconico occhio del brand c’è la scritta “bandita”.

Un episodio che sicuramente non depone a favore del negozio della Ferragni, inaugurato lo scorso settembre alla presenza di volti noti come Giorgia, Chanel Totti, Francesca Fagnani e Ferzan Ozpetek. Nel mese di novembre è poi esploso il “pandoro-gate” e, anche per questo motivo, le vendite per ora sono molto deludenti.

Per fermare questa “shitstorm” la Ferragni si è affidata ad un team di esperti che avrà il compito di riabilitare il nome dell’influnecer cremonese e salvare il suo brand.

La reazione del popolo social

Come da consueto l’episodio ha spaccato il popolo social in due. Alcuni utenti ritengono che Chiara Ferragni, che ha fatto della sovraesposizione mediatica una filosofia di vita, se l’è andata un po’ a cercare. Molti non le hanno perdonato lo scivolone sul pandoro e ritengono che si sia attirata l’astio delle persone per la sua eccessiva ostentazione.

A dire il vero ci sono molte altre persone che, pur non giustificando la Ferragni, ritengono comunque eccessiva quest’ondata di odio e di astio verso di lei e che saranno comunque gli organi competenti a giudicarla.