Perché Marina Di Guardo scende in campo in soccorso della figlia al centro della tempesta che l’ha travolta da caso Pandoro.
Lei è la madre 62enne dell’ex regina degli influencer e dalla scorsa settimana con un atto dal notaio è diventata la figura apicale della Sisterhood.
E’ la holding con cui è gestito il patrimonio milionario della 37enne milanese, caratterizzato da immobili di prestigio, oltre alle società Fenice e Tbs.
Nessun supermanager assunto per tenere saldo il timone.
Sì, ci pensa la mamma a sistemare le cose, così come ha già cercato di fare durante il turbolento periodo della clamorosa separazione dei Ferragnez.
Adesso tra i poteri di Marina Di Guardo c’è quello di assumere e licenziare personale, sottoscrivere e revocare contratti di qualsiasi tipo, aprire e chiudere fidi, operare sui conti bancari, rappresentare la società in giudizio e presso una serie di enti pubblici, nominare avvocati, svolgere qualsiasi pratica fiscale e altro ancora.
Giocoforza, l’avvento di mamma Ferragni metterà da parte lo storico manager Fabio Damato, anch’egli finito sotto la valanga del pandorogate.
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