Il grande cuore di Chiara, morta col cucciolo che aveva appena salvato

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Sulla sua bacheca Facebook c’è il disegno di un cane e un gatto con scritto: “Gli animali non fanno parte della famiglia ma loro sono la famiglia” .

Un tamponamento tra autoarticolati e, nel mezzo, un’autovettura. Così, nel tardo pomeriggio di lunedì, lungo l’autostrada A4, poco prima dello svincolo di San Stino di Livenza, è morta, schiacciata nella sua auto, Chiara Moressa, 40 anni, originaria di Piove di Sacco (Padova) e residente a Brugine.

Con la donna è deceduto anche il suo piccolo Misko, il cane che viaggiava con lei.

Tra le grandi passioni della donna c’erano cani, tanto da essere diventava una “staffettista”: prendeva i cani dai rifugi e regalava una seconda possibilità, una seconda vita.

Anche il giorno prima della sua morte, Chiara era andata a salvare un cane che era stato abbandonato in Bosnia e affidato a Prijedor Emergency, onlus che si occupa di affidi internazionali.

La donna si era rimessa in strada dopo aver recuperato Misko dal canile “La Cuccia” di Azzano Decimo, nel milanese, poi il terribile incidente.

Secondo una prima ricostruzione della Polstrada di Venezia, la causa del tamponamento sarebbe la velocità: l’Opel Corsa guidata dalla 40enne è stata urtata e spinta sotto il mezzo pesante che viaggiava davanti a lei, non lasciandole scampo.

I commenti di cordoglio sono arrivati unanimi da tutte le persone che conoscevano il buon cuore di Chiara:

“Proprio sabato ci avevi mandato del materiale per il laboratorio – ha commentato Orietta Miotto, presidente dell’associazione “Insieme Sorridiamo” con cui Chiara collaborava – grazie per aver sempre sostenuto i nostri bambini”.

“Non è mai facile – ha riferito Michele Giraldo sindaco di Brugine – trovare le parole giuste per commentare la perdita di un concittadino. In questo caso è ancora più difficile: Chiara aveva una vita davanti che l’aspettava”.

Anche la Prijedor Emergency ha manifestato la sua vicinanza ai familiari: “Siamo a pezzi: Chiara e il nostro piccolo Misko non ci sono più. Doveva iniziare una vita felice per questo piccolino ritirato ieri, ma il destino crudele e infame ha deciso che quello di questi due angeli fosse l’ultimo viaggio”.

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Redazione Nazionale

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