Pubblicato il 14 Dicembre 2024
Più si scava nell’agghiacciante storia di Chiara Petrolini, indagata per aver seppellito i due figli appena nati, più emergono dettagli che fanno gelare il sangue nelle vene. Dall’analisi dei dati delle autopsie eseguite sui due corpicini è emerso che anche il primo figlio, come il secondo, potrebbe essere stato seppellito ancora vivo. Una notizia che smentirebbe la versione della 22enne di Traversetolo, che ha sempre dichiarato che il primo figlio era nato già morto.
La Procura di Reggio Emilia, che sta indagando sulla vicenda, potrebbe aggravare le accuse. Al momento la Petrolini era accusata di distruzione di cadavere, ma adesso si fa strada concretamente l’ipotesi dell’omicidio volontario. Secondo l’autopsia il secondo bambino è nato certamente vivo.
L’autopsia che incastra Chiara Petrolini
Chiara Petrolini ha raccontato agli investigatori di aver seppellito il primo figlio privo di vita nel giardino di casa, avvolgendo il suo corpicino con una salvietta. Ha poi rivelato anche di aver scavato la buca da sola in 10 minuti per seppellire il corpicino del suo secondo figlio. Una versione che, al momento, sembra essere smentita dalle autopsie secondo le quali ci sono buone probabilità che i neonati fossero nati entrambi vivi. Intanto Nicola Tria, avvocato della giovane, ha richiesto una perizia psichiatrica per valutare se sia affetta da qualche disturbo della personalità e ha anche presentato il ricorso in Cassazione contro la decisione del riesame che ha stabilito per lei il carcere.