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Entra in chiesa, insulta i fedeli ed impedisce il proseguimento della funzione. I carabinieri identificano e denunciano un uomo di 43 anni, pregiudicato. L’episodio presso la parrocchia di Santa Lucia a Sezze

Pubblicato il 16 Marzo 2025

Momenti di tensione si sono verificati lo scorso 13 marzo nella chiesa di Santa Lucia a Sezze, dove un uomo di 43 anni ha disturbato la celebrazione eucaristica, interrompendo il normale svolgimento della funzione religiosa.

L’episodio ha richiesto l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Sezze, che, dopo aver identificato il responsabile, lo hanno denunciato in stato di libertà per il reato di turbamento di funzioni religiose.

Un comportamento molesto che ha interrotto la messa

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, si è introdotto nella chiesa poco prima dell’inizio della celebrazione, prendendo posto nella navata centrale. Dopo pochi minuti ha iniziato a proferire frasi sconnesse e incomprensibili, attirando l’attenzione e il disagio dei fedeli presenti.

Le sue parole, offensive e fuori contesto, hanno creato un evidente stato di disagio tra i presenti e hanno impedito al parroco di proseguire regolarmente la celebrazione. Il sacerdote ha tentato di riportare la calma, ma l’uomo ha continuato il suo comportamento disturbante.

L’intervento delle forze dell’ordine

Dopo alcuni minuti di confusione, il 43enne ha deciso di allontanarsi spontaneamente, senza causare ulteriori problemi né danni all’edificio sacro. Tuttavia, la sua condotta non è passata inosservata.

I Carabinieri di Sezze hanno avviato immediatamente gli accertamenti per identificarlo e, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, lo hanno formalmente denunciato per il reato di turbamento di funzioni religiose, previsto dal codice penale.

Un reato che tutela la libertà di culto

Il turbamento delle funzioni religiose è un reato disciplinato dall’articolo 405 del Codice Penale, che punisce chiunque interrompa o disturbi lo svolgimento di cerimonie religiose. Le sanzioni possono includere anche la reclusione nei casi più gravi, soprattutto se il disturbo è accompagnato da violenza o minacce.

L’episodio ha scosso la comunità locale, che ha espresso vicinanza al parroco e ai fedeli presenti durante la funzione.

Le indagini dei Carabinieri proseguiranno per verificare se l’uomo possa aver compiuto episodi simili in passato e per valutare eventuali misure di sicurezza da adottare in futuro.

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