Pubblicato il 18 Aprile 2024
Un pomeriggio di puro terrore vissuto in Francia, precisamente nel comune di Souffelweyersheim nel dipartimento del basso Reno, dove si è verificato un tragico accoltellamento di due bambine di 6 e 11 anni fuori ad una scuola.
Le piccole sono state trasportate in ospedale, dove sono attualmente in cura, in condizioni giudicate mediamente gravi, quindi al momento non dovrebbero essere in pericolo di vita. Poche ore dopo la polizia francese è riuscita a fermare l’uomo, attualmente sotto interrogatorio.
L’aggressione choc
La Prefettura locale ha spiegato che le due aggressioni si sono susseguite a distanza di pochi minuti: la prima si è verificata alle 14:00 e la seconda poco dopo alle 14:20 di oggi 18 aprile. L’aggressore ha prima colpito la bimba di 11 anni davanti alla scuola pubblica Dannenberger, dove c’erano altri piccoli studenti, e successivamente la bambina di 6 anni in uno spiazzo vicino.
Si tratterebbe di un uomo di 30 anni con disturbi psichici, che però non era noto alle forze dell’ordine. Molti bambini della scuola hanno assistito a quella terribile aggressione, per questo motivo nell’istituto è stato allestito un pronto soccorso medico-psicologico per supportarli.
La scuola in lockdown
Per questioni di sicurezza la scuola è stata messa in lockdown per circa un’ora e i genitori dei bambini hanno potuto riprendere i loro figli a gruppetti dopo le 15:30, quando finalmente è cessato l’allarme. Sul posto è poi arrivato anche il capo di gabinetto del Prefetto Jean-Baptiste Peyrat che ha rassicurato i genitori.
Per i genitori è stato comunque un incubo, come ha raccontato una mamma dei ragazzini bloccati nella scuola dopo gli accoltellamenti che ha detto ai microfoni del giornale France Bleu: “Pensiamo che succeda sempre agli altri e poi ti ritrovi a dover correre e prendere tuo figlio a scuola”.
Come riferito da fonti di polizia citate da Le Figaro, l’aggressore è stato arrestato poco dopo la seconda aggressione. Si era sbarazzato del coltello usato, ma non ha opposto resistenza alla gendarmeria francese. Da escludere al momento motivazioni legate alla radicalizzazione o di natura terroristica, ma come riferito dalla stessa fonte l’uomo ha presentato una certa fragilità mentale.