A poche settimane dai Mondiali in Qatar, che hanno già suscitato furenti polemiche, esplode un altro caso: la Cina ha regalato due panda giganti allo stato qatariota come omaggio diplomatico.
Gli animali vivranno in un recinto al coperto, dove è stato ricreato un habitat naturale appositamente per loro che replica il clima delle foreste del Sichuan. Saranno utilizzati come attrazione per il pubblico spettatore dei campionati di calcio.
Si tratta di due esemplari: il maschio Jing Jing che sarà ribattezzato Suhail e la femmina Si Hai che sarà chiamata Thuraya e saranno rinchiusi all’Al Khor Park ed esposti alle fotografie di tifosi, curiosi e spettatori.
Per la loro alimentazione saranno trasportate ogni settimana 1.800 libbre di bambù fresco.
La notizia ha suscitato forti polemiche, anche se non è la prima volta che la Repubblica Popolare Cinese fa regali in carne e ossa alle nazioni straniere come omaggio.
Indignata la reazione della PETA (Organizzazione per i diritti degli animali), il cui vice-presidente Elisa Allen ha tuonato durante un’intervista ad Insider: “Regalare animali vivi come se fossero peluches non è solo antisportivo, ma anche irrispettoso e scortese. Questo regalo non è in contatto con i valori odierni e ignora e molte altre meraviglie della Cina”.
Zhou Jian, ambasciatore cinese in Qatar, non accenna minimamente al fatto che i panda siano animali in via di estinzione e anzi commenta così il singolare dono fatto dalla Cina: “L’obiettivo è promuovere l’idea di una convivenza armoniosa tra uomo e natura. Speriamo che questi animali possano risvegliare l’amore delle persone per la pace e la fiducia nello sviluppo, porre fine alle guerre e trasformare le spade in vomeri”.
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