Pubblicato il 2 Novembre 2022
Ora un autista Atm, la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico nel capoluogo meneghino, ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa.
Nei confronti del 49enne brianzolo il giudice ha anche stabilito la sospensione della patente per due anni.
L’uomo ha anche offerto una cifra a titolo di risarcimento a favore della sorella della vittima, la 53enne Cristina Conforti, dipendente del comune di Bresso, piccolo centro in provincia di Milano.
Il marito e i due figli della vittima dell’assurda tragedia hanno già ricevuto un ristoro economico dall’assicurazione.
“L’autista – si leggeva nella richiesta di rinvio a giudizio – non prestava adeguata attenzione alla guida, essendo impegnato in conversazioni scritte via Facebook”, tanto da “urtare con lo pneumatico il cordolo in cemento del marciapiede, non accorgendosi della presenza del pedone”, così “colpendola con il cristallo del parabrezza e proiettandola alla base dell’autobus” per poi investirla e ” trascinarla fino alla fine della corsa”, causandone il decesso.