Anche CittàInsieme sostiene la battaglia “che da anni viene condotta, nel silenzio più assordante delle istituzioni, per la tutela di un prezioso bene comune come il Porticciolo di Ognina”.
“Dopo otto anni – spiegano dall’associazione – dalla prima istanza trasmessa alle autorità preposte e rimasta inascoltata, si sono susseguiti ricorsi, esposti, sit-in di protesta ed altre iniziative che l’anno scorso avevano portato alla revoca in autotutela della concessione per l’ampliamento dell’attuale porticciolo turistico in Ognina. Adesso la Regione Siciliana torna sui suoi passi e concede un ampliamento che impedirà definitivamente l’accesso al mare ai cittadini.
Garantire la libera fruizione del “Molo di ponente” e dell’intero specchio acqueo da esso delimitato è quello che invece le istituzioni dovrebbero fare per difendere il bene comune.
Ma nella città in cui viviamo il bene di tutti viene considerato proprietà di pochi e le norme urbanistiche continuamente violate da parte di palazzinari e speculatori”.
“Ci uniamo – continua la nota di CittàInsieme – quindi alle numerose associazioni che questo sabato (23 novembre) alle ore 10 si recheranno al porticciolo di Ognina per chiedere a gran voce che un luogo dalla elevata valenza storica e paesaggistica venga reso fruibile a tutti, adeguatamente riqualificato, restituito alla dignità di una città normale quale vorremmo che fosse Catania”.
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