Pubblicato il 1 Dicembre 2021
In una nota fatta pervenire in redazione oggi, il Pd di Terracina denuncia la situazione di grave disagio che vivono gli studenti di molti plessi scolastici del territorio comunale. Soprattutto quelli che devono essere controllati e manutenuti dagli addetti del comune.
Molte classi, infatti, sono rimaste senza termosifoni: “Dalla Don Milani alla Montessori alla Giovanni Paolo II, compresi i plessi distaccati delle comprensive, si sono dovuti mettere guanti e cappotto per iniziare e finire le lezioni – scrivono il commissario pro tempore Carmela Cassetta ed il consigliere comunale Armando Cittarelli – Motivo? Le caldaie non funzionano, nonostante fior di migliaia di euro di manutenzione. E pensare che già ad agosto molti genitori, memori di quello che era accaduto lo scorso anno, avevano allertato l’amministrazione comunale per evitare che il tema si ripetesse. Nonostante un consiglio comunale ad hoc che aveva sollevato un caso specifico del cambio di una caldaia presso la scuola elementare Elisabetta Fiorini. E invece niente. La prova di funzionamento, stando alle informazioni raccolte, era stata fatta dalla ditta incaricata a metà novembre. Tutto funzionante, dicono ma ci piacerebbe leggere l’esito dell’intervento. Il risultato di un rapporto? NULLA!!!”
E ancora: “Perché gli effetti di questa ennesima cattiva e ridicola gestione dell’amministrazione governata, si fa per dire, da Roberta Tintari, è stato il blocco intere famiglie a casa con i piccoli malati e il dubbio che potesse essere anche altro. E quindi via ai tamponi, con spese a carico di mamma e papà. Una follia”.
“Inevitabile prologo, la protesta di genitori e alunni questa mattina davanti alle scuole con tanto di cartelloni e coperte per dimostrare all’amministrazione l’assurdità di questa situazione. Poi la comparsa repentina dell’assessore ai Lavori Pubblici Danilo Zomparelli quale elemento di rassicurazione che ha promesso di risolvere la situazione nella stessa giornata. Protesta rientrata dopo le promesse e ora si attendono i riscaldamenti accesi. Diversamente, oltre il ridicolo che evidentemente non sposta di un millimetro neanche il Sindaco, bisognerebbe pensare a un’azione di risarcimento danno. Una bella azione collettiva”.