Clienti cacciati dal ristorante perché i figli “urlano come animali”. Lo sfogo del ristoratore: “E si sono anche arrabbiati!”

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Sono sempre di più i ristoranti “free child”, cioè che non accettano bambini nei loro locali. Il motivo? Il chiasso e i comportamenti poco rispettosi dei bambini, o meglio dei loro genitori accusati di non averli educati correttamente.

Proprio questa è la problematica sollevata dal titolare di un ristoratore giapponese di Bracciano, che ha condiviso sui social una brutta esperienza nel suo stesso locale, dove è stato costretto a cacciare via due genitori con i loro figli fin troppo chiassosi.

“Le urla si sentivano anche fuori dal ristorante”

Il titolare ha raccontato cos’è successo sui social, premettendo che non ha alcuna prevenzione verso le famiglie con bambini: “Ben inteso, appena venerdì scorso abbiamo fatto mangiare due tavolate con figli piccoli senza alcun problema, ma stasera per la prima volta in 8 anni abbiamo dovuto dire a qualcuno che non sussistevano le condizioni per mangiare da noi. I due bambini sono totalmente incolpevoli di quanto accaduto, in quanto la colpa è di chi non li educa”.

Ma cos’è successo di così grave? Lo ha spiegato lo stesso ristoratore: “Hanno prenotato un tavolo da 4 con due bambini, fino qui tutto normalissimo. Sono arrivati prima degli altri clienti e hanno devastato subito il tavolo, un po’ meno bene ma resistevamo e sopportavamo. Il tavolo è stato devastato, in 5 minuti hanno messo tutto a soqquadro, a partire dalle scritte sul menu fatte col pennarello. Abbiamo sopportato, poi sono iniziate le urla animalesche avvertite non solo dall’esterno ma anche due traverse prima del ristorante”.

Proprio le urla giudicate animalesche hanno costretto il titolare a intervenire: “Quello che non è andato proprio bene è che i due bambini abbiano cominciato incessantemente ad urlare in maniera animalesca, urla avvertite non solo all’esterno del locale ma due traverse prima. In maniera molto serena ma evidentemente preoccupata siamo andati vicino alla famiglia chiedendo se questo fosse lo standard o se si sarebbe tornati presto ad un comportamento normale dato che stavano arrivando altre persone e di certo non potevamo cenare in un locale con quella situazione”.

La reazione dei genitori

Il titolare si aspettava che i genitori si sarebbe scusati e che avrebbero cercato di calmare i loro figli, invece hanno accusato il ristorante di essere inospitale. “La ragione era di questi signori e noi eravamo inospitali – si legge nel post – nel frattempo ci hanno anche iniziato a minacciare per la nostra non ospitalità: una scena surreale”.

Il titolare ha poi concluso così: “Esistono dei limiti alla libertà personale che iniziano quando si prevarica la libertà altrui: rovinare la serata a tutti i clienti del ristorante perché non si è in grado di educare i propri figli a frequentare locali pubblici e comportarsi adeguatamente ne è l’esempio più lampante. Non potevamo non intervenire e rovinare la serata a tutti: saremmo stati complici del disastro”.

Il post è diventato subito virale e ha provocato la reazione di molti utenti, anche perché ha toccato un tema piuttosto attuale di cui si parla da tempo: la presenza di bambini maleducati nei ristoranti senza che i genitori intervengono.

Sono stati tantissimi i messaggi di supporto al ristorante e molti utenti hanno accusato i genitori di essere maleducati e quindi di essere incapaci di insegnare l’educazione ai figli. In conclusione è arrivata la provocazione del ristorante: “Vorremmo vedere la faccia della famiglia protagonista dell’episodio nel leggere i vostri commenti, spero qualcuno glielo abbia segnalato”.

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Redazione Nazionale

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