Per almeno 3 giorni una pizzeria ha servito inconsapevolmente pizze ai suoi clienti “contaminate” da THC, uno dei principi attivi della cannabis. Molti dei clienti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per i malori accusati dopo aver consumato la pizza.
L’allarme è scattato quando diversi ospedali della zona hanno riscontrato che i pazienti che avevano accusato un malore erano stati clienti del Famous Yeti’s Pizza di Stoughton, nel Wisconsin. Immediatamente è stato informato il dipartimento di sanità pubblica ed è scattata l’allerta sanitaria. In seguito a ulteriori controlli è emerso che tutte le pizze servite tra martedì 22 e giovedì 24 ottobre erano state condite accidentalmente con olio alla cannabis.
Il dipartimento di sanità pubblica locale ha rilasciato un avviso di allerta alimentare, invitando tutti i cittadini in possesso di pizze acquistate nel Famous Yeti’s Pizza a buttarle via. Nell’avviso si sollecitavano i clienti del locale a contattare subito il proprio medico o il 9-1-1 in caso di sintomi sospetti o preoccupanti come vertigini, aumento della pressione sanguigna, aumento della frequenza cardiaca, perdita della memoria a breve termine, attacchi di panico, sonnolenza, distorsione del tempo, allucinazioni, paranoia, nausea, vomito e ansia.
Sono prontamente arrivate le scuse del locale, il quale ha ammesso di aver utilizzato per errore olio alla cannabis proveniente da un magazzino condiviso con un altro locale. La pizzeria, in un avviso, ha fatto sapere di aver avviato un’indagine con la polizia di Stoughton e con le autorità sanitarie locali dopo i numerosi e strani casi di malori. “È stato confermato che la pizza era stata venduta con un impasto preparato per errore con olio contaminato da Delta9” – si legge nel comunicato.
La nota ha spiega che l’olio alla cannabis, usato erroneamente per condire la pizza, si trovava in una zona di stoccaggio condivisa con un altro locale. La pizzeria ha rassicurato i suoi clienti, precisando che tutti i prodotti “contaminati” da THC sono stati distrutti e che c’è stata la massima collaborazione con le autorità per fare chiarezza su quanto accaduto.
La versione del Famous Yeti’s Pizza è stata confermata dal dipartimento di sanità pubblica, che effettivamente ha accertato che il locale “incriminato” utilizza in un edificio una cucina industriale condivisa, dove molte aziende producono cibo e altri prodotti. La piena collaborazione del titolare della pizzeria è stata confermata anche in un comunicato dell’ente pubblico.
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