C’è grande rabbia e sconcerto a Pomigliano d’Arco, popoloso paese in provincia di Napoli, dove un senzatetto 43enne di origini nigeriane è stato ucciso di botte. L’uomo in questione è Frederick Akwasi Adofo e la sua storia ricorda molto quella di Alika Ogorchukwu, anche lui nigeriano, ucciso circa un anno fa con modalità simili a Civitanova Marche da un 32enne con problemi psichici per un semplice scambio di battute con una ragazza.
In queste ore i carabinieri di Castello di Cisterna, che stanno indagando sulla questione, hanno fermato due 16enni eseguendo un decreto di fermo emesso dal Tribunale per i Minori di Napoli. I due sono accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.
I carabinieri sarebbero risaliti ai due minorenni dopo aver visionato il violento pestaggio ai danni del clochard 43enne, che si sarebbe verificato nella notte tra domenica e lunedì.
Secondo la ricostruzione i due ragazzi, dopo l’aggressione che appare senza alcun motivo, se ne sarebbero andati lasciando l’uomo agonizzante a terra, soccorso solo la mattina del giorno dopo e portato all’ospedale di Nola, dove però è deceduto a causa delle ferite gravi.
Sono molto scossi i cittadini di Pomigliano, molti dei quali conoscevano l’uomo che spesso sostava davanti ad un supermercato della città e che, secondo alcune testimonianze, pur non avendo mai dato fastidio avrebbe subito in passato altre aggressioni nell’indifferenza generale.
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