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CNH, salta la trattativa con i cinesi di FAW: Iveco resta in Italia

Pubblicato il 18 Aprile 2021

Cnh Industrial non cederà Iveco alla Faw Jefang. La conferma ufficiale è arrivata in una nota dell’azienda, in cui ha annunciato lo stop alle discussioni con l’azienda cinese. Un riscontro definitivo alle indiscrezioni già trapelate nelle ore precedenti che sa di buona notizia: camion e furgoni di Iveco, storico marchio che dal 1975 ha sede a Torino, non cadranno in mani cinesi. Una notizia ovviamente accolta con sollievo da politica e sindacati, anche francesi: Cnh infatti controlla la produttrice transalpina di autobus Heuliez.

Erano anni che il gruppo Faw, che mira ad un’importante espansione in Europa, aveva manifestato interesse per Iveco e per i motori di FPT (Fiat Powertrain Industrial). E nell’autunno 2020 i colloqui si erano trasformati in vere e proprie trattative, per poi arrivare, secondo le indiscrezioni, ad un’offerta intorno ai 3,5 miliardi di dollari, da limare in base alle parti effettivamente cedute (pare infatti che Iveco Defence non fosse inserita nel pacchetto).

Una trattativa che certamente aveva preoccupato non poco sindacati e politica. Lo stesso Draghi, appena una decina di giorni fa, aveva infatti richiamato l’importanza di aumentare la produzione italiana.

Ma ora arriva anche il commento sollevato da parte del Governo, con il Ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti: “Accogliamo con favore e valutiamo positivamente la notizia del mancato perfezionamento della trattativa. Il governo italiano ha seguito con attenzione e attiva discrezione tutta la vicenda perché ritiene la produzione di mezzi pesanti su gomma di interesse strategico nazionale”.

” Il MiSE – ha infine assicurato Giorgetti è pronto a sedersi al tavolo per intervenire per tutelare e mantenere questa produzione in Italia”. Una proposta già raccolta dai sindacati, con con Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil, che ha chiesto la “convocazione urgente […] per dare prospettive occupazionali attraverso l’implementazione del piano industriale fondato sull’innovazione tecnologica”.