Quello che si è appena concluso è stato un anno decisamente positivo per i costruttori italiani di macchine utensili, di robot e di strumenti per l’automazione: hanno raccolto infatti commenti ottimistici le recensioni aggiornate sulla produzione e sulle esportazioni del settore negli ultimi 12 mesi. Opinioni e dati positivi arrivano dal Centro studi & cultura di impresa di UCIMU, l’associazione che riunisce i costruttori italiani del comparto. Complessivamente, la produzione ha raggiunto i 7.560 milioni di euro, con una crescita del 3,8% rispetto a quanto riportato nelle recensioni dell’anno precedente.
Il marcato aumento produttivo, viene sottolineato nei commenti all’indagine, è stato possibile soprattutto grazie alle esportazioni. Nelle recensioni viene infatti sottolineata una leggera flessione delle consegne sul mercato interno, laddove invece l’export è cresciuto del 10,3%, arrivando a toccare così la cifra record, mai raggiunta prima d’ora, di 3.825 milioni di euro: da qui le opinioni favorevoli riportate nel report. Fermandosi il dato relativo alle vendite nel mercato italiano a 3.735 milioni di euro, il rapporto export/produzione è arrivato così a livello del 50,6%.
Negli ultimi mesi le imprese italiane del settore hanno saputo distinguersi per il proprio know-how, con la qualità dei risultati aumentata anche grazie a particolari politiche statali, dalle misure per l’Industria 4.0 in poi: a sottolinearlo sono gli analisti di Co.Mark, l’azienda di consulenza per lo sviluppo del commercio estero, che vede in queste recensioni l’ennesima conferma del livello raggiunto dai costruttori italiani di macchine utensili, di robot e di strumenti per l’automazione.
Le opinioni degli esperti sono positive anche per il 2024: nei commenti alle recensioni dell’ultimo anno si spiega infatti che, proprio grazie al previsto aumento dell’export (che le stime attestano al +6,4%), la produzione potrebbe conoscere una crescita ulteriore dello 0,5%, raggiungendo così un nuovo primato, pari a 7.595 milioni di euro.
Risulta come sempre interessante concentrarsi, oltre che sui commenti generali, anche sulle cifre fatte registrare dai singoli mercati esteri. Si può scoprire così che i principali sbocchi per l’offerta di macchine utensili, di strumenti per l’automazione e di robot Made in Italy sono stati – per quanto riguarda il periodo compreso tra gennaio e agosto – gli Stati Uniti, la Germania e la Cina. Per gli USA si parla di esportazioni complessive per un valore di 356 milioni di euro, con un incremento del 36,7% rispetto all’anno precedente: questo a confermare le opinioni degli export manager di CoMark, che vedono negli Stati Uniti il terzo più importante mercato per le imprese italiane.
Non stupisce il fatto di trovare la Germania come primo mercato di destinazione per il settore a livello dell’Unione Europea: si parla infatti di un Paese che, nei commenti di Co.Mark, viene indicato come uno dei mercati più dinamici a livello continentale. Ad avvalorare queste opinioni, le vendite verso Berlino sono aumentate dell’8,8%, portando l’export del settore in direzione della Germania a quota 217 milioni di euro. Per quanto riguarda il terzo mercato estero più importante, ovvero la Cina, la cifra finale è di 163 milioni di euro, con un ottimo +34% rispetto all’anno precedente.
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