« Torna indietro

Pronta a combattere per l’Isis in Siria, fermata e arrestata 19enne all’aeroporto di Bergamo

Pubblicato il 5 Dicembre 2024

Il 30 novembre una ragazza di 19 anni nata in Kenya, ma residente a Milano, è stata bloccata all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) dove stava per prendere un aereo diretto verso la Turchia, da dove avrebbe poi raggiunto la Siria. Il motivo? Combattere in nome dell’Isis dopo un “processo di radicalizzazione”.

L’inchiesta della Digos

Il fermo è stato convalidato ieri 4 dicembre e portato a termine dopo l’inchiesta condotta dalla Digos e coordinata dalla pm di Milano Francesca Crupi e dal procuratore Marcello Viola. Attualmente la 19enne si trova in custodia cautelare in carcere.

L’indagine, condotta dalla Digos di Milano Sezione Antiterrorismo Internazionale e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione-Servizio per il Contrasto dell’Estremismo del Terrorismo Esterno, era partita lo scorso ottobre e si era focalizzata sugli ambienti jihadisti radicali online.

Come hanno spiegato gli investigatori del pool antiterrorismo, coordinato dall’aggiunto Eugenio Fusco, grazie alla continua opera di monitoraggio hanno individuato un profilo social sospetto e aperto di video sharing, dove venivano pubblicati video di propaganda jihadista dove appariva una donna che indossava il niqab, poi individuata proprio nella ragazza 19enne arrestata.

Chi è la giovane arrestata?

Da quanto emerso la ragazza, proveniente da una difficile situazione familiare, era stata in passato ospite di una Comunità di accoglienza. La 19enne sarebbe poi entrata in contatto con dei personaggi che l’avrebbero avviata ad un percorso di radicalizzazione ideologico-religioso, inducendola a prendere la decisione di partire per la Turchia per poi combattere in Siria nelle zone occupate da formazioni jihadiste. Secondo l’indagine la ragazza avrebbe avuto anche contatti telefonici con persone in Medio Oriente, che ne avrebbero poi favorito l’arrivo.

Secondo le indagini avrebbe cercato più volte di contattare le diplomazie turche in Italia e stava per portare a termine il suo piano, come documentato dalle consultazioni frequenti dei siti di voli aerei per raggiungere la Turchia. Si sarebbe inoltre recata più volte all’aeroporto di Malpensa per acquistare un biglietto di sola andata per Istanbul, riuscendo infine nel suo intento il 29 novembre.

Ormai era tutto pronto e il giorno dopo sarebbe dovuta partire verso la Turchia da un volo in partenza da Orio al Serio. Il suo piano è però andato all’aria quando, dopo aver effettuato il check-in, sono intervenute le forze dell’ordine che l’hanno bloccata proprio mentre stava già imbarcando anche i bagagli. Da una prima analisi sul telefono della giovane, che si faceva chiamare “muhajirat”, cioè “la migrante”, è emerso che aveva manifestato un grande interesse per le armi da fuoco e che era realmente in contatto con un uomo in Turchia che la attendeva all’arrivo.