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Come funziona l’adrenalina nel nostro organismo?

L’adrenalina è un ormone e al tempo stesso un neurotrasmettitore presente nel corpo umano. Conosciuta anche con il nome di epinefrina, viene sintetizzata come ormone dalle ghiandole surrenali, che sono due ghiandole di piccole dimensioni che si trovano sopra i reni. In qualità di neurotrasmettitore, invece, l’adrenalina viene sintetizzata e distribuita nell’organismo dal sistema nervoso, rivestendo un ruolo di trasmissione di informazioni tra i neuroni.

Pubblicato il 28 Settembre 2023

L’adrenalina è un ormone e al tempo stesso un neurotrasmettitore presente nel corpo umano. Conosciuta anche con il nome di epinefrina, viene sintetizzata come ormone dalle ghiandole surrenali, che sono due ghiandole di piccole dimensioni che si trovano sopra i reni. In qualità di neurotrasmettitore, invece, l’adrenalina viene sintetizzata e distribuita nell’organismo dal sistema nervoso, rivestendo un ruolo di trasmissione di informazioni tra i neuroni. Dopo che è stata prodotta, l’adrenalina finisce nel sangue e innesca dei cambiamenti significativi nel corpo umano, garantendo un incremento dell’apporto energetico e favorendo una dilatazione delle vie aeree bronchiali. Non solo: l’adrenalina causa il restringimento dei vasi sanguigni e fa aumentare la frequenza cardiaca.

Gli effetti dell’adrenalina

L’adrenalina, nel complesso, rende l’organismo più reattivo rispetto alle situazioni di stress: è grazie ad essa, insomma, se il corpo umano è in grado di reagire alle situazioni di pericolo a cui deve far fronte. Nel momento in cui l’organismo percepisce un pericolo o una minaccia per la propria incolumità, l’adrenalina fa sì che entri in azione un sistema di allarme tramite un insieme di segnali ormonali e nervosi, per effetto del quale le ghiandole surrenali vengono stimolate a rilasciare diverse tipologie di ormoni, fra i quali il cortisolo e l’adrenalina. Ma quali sono le minacce che attivano l’adrenalina? Per esempio l’ipoglicemia, che corrisponde a un basso livello di zucchero nel sangue; oppure l’ipotensione, vale a dire la pressione bassa; o ancora l’ipossia e l’ipovolemia, che corrispondono rispettivamente alla riduzione di ossigeno nel sangue e alla riduzione di volume del sangue. In questi casi, ma anche in presenza di stress o dolore, il sistema di allarme scatta per effetto dell’ipotalamo, che si trova alla base del cervello.

Che cosa succede quando l’adrenalina entra in circolo

Con l’entrata in circolo dell’adrenalina, sono sufficienti pochi secondi per far sì che si restringano i vasi sanguigni periferici, che la frequenza delle contrazioni del cuore aumenti, che le pupille si dilatino e che aumenti la pressione arteriosa. Inoltre, si dilatano i vasi sanguigni dei muscoli e i bronchi: è per questo motivo che negli alveoli polmonari giunge una quantità di aria maggiore, mentre aumenta il sangue nei muscoli. Al tempo stesso, si stimola nel fegato la scissione del glicogeno e si innesca la lipolisi, che consiste nella degradazione dei lipidi: situazioni che hanno lo scopo di soddisfare le richieste energetiche del corpo umano.

Il corpo si prepara alla fuga e al combattimento

Il corpo, nelle situazioni di pericolo, si predispone a combattere: non a caso alcuni processi vengono rallentati, come per esempio la digestione, perché altre attività in quel momento sono prioritarie.

Adrenalina e farmaci

In ambito clinico, l’adrenalina può essere utilizzata in situazioni di emergenza, come avviene quando si manifesta una reazione allergica grave causata da un farmaco, dalla puntura di un insetto, dal contatto con il lattice o dall’ingestione di un alimento. Si può impiegare l’adrenalina anche in seguito a uno shock anafilattico dovuto all’esercizio fisico o a sostanze sconosciute. Ancora, l’adrenalina può trovare applicazione per favorire l’incremento della pressione del sangue. I soggetti adulti che hanno la pressione bassa o colpiti da uno shock settico causato da un’infezione. Alcune volte viene scelta per il trattamento dei sintomi dell’orticaria e dell’asma acuta grave, per specifiche forme di sincope, per inibire le contrazioni dell’utero e per la rianimazione cardiopolmonare. Ci sono composti che sono caratterizzati dal meccanismo di azione tipico dell’adrenalina che possono essere sfruttati per trattare la congestione nasale dovuta a sinusite, a rinite o a febbre da fieno.

L’adrenalina e l’isoprenalina

L’isoprenalina somministrabile è una molecola usata come farmaco che ha molti tratti in comune con l’adrenalina. Si tratta, infatti, di un ormone che viene prodotto nei surreni e al contempo di un neurotrasmettitore attivo nel sistema nervoso. Nella maggior parte dei casi, questa sostanza viene sintetizzata dal nostro organismo dopo un evento molto intenso dal punto di vista fisico o psicologico, come uno spavento molto forte, un calo consistente di glucosio, un’emorragia o un intervento chirurgico. La diffusione di isoprenalina nel corpo umano determina un’accelerazione della frequenza cardiaca, il rilascio nel sangue di glucosio e un aumento del flusso di sangue.

Le differenze tra adrenalina e isoprenalina

L’adrenalina è principalmente un ormone; viceversa, l’isoprenalina svolge in modo particolare la funzione di neurotrasmettitore. Ci sono anche circostanze nelle quali tali molecole operano in modo sinergico: non a caso esse vengono sfruttate spesso per il trattamento di patologie o di situazioni di emergenza. L’isoprenalina cloridrato è la molecola sintetizzata in laboratorio che viene utilizzata come farmaco, tra l’altro, in presenza di uno shock cardiogeno, di un blocco atrioventricolare o di un arresto cardiaco.