Pubblicato il 1 Luglio 2020
Una nuova strategia organizzativa nella gestione dei rifiuti che impegni l’Amministrazione comunale a provvedere in autonomia con la costituzione di una società per azioni a partecipazione pubblica, unico socio il Comune di Catania.
E’ quanto chiedono i consiglieri Bartolomeo Curia, Luca Sangiorgio e Manfredi Zammataro, del gruppo “Salvo Pogliese Sindaco – Una scelta d’amore per Catania”, con una mozione presentata al presidente Giuseppe Castiglione, che sarà sottoposta al vaglio dell’Aula.
Il documento è stato illustrato stamani nel corso di una conferenza stampa nella sala consiliare di Palazzo degli Elefanti.
Gli esponenti del consesso civico chiedono in particolare all’Amministrazione l’avvio di un percorso in sede di Srr (società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti), per l’affidamento “in house” del servizio relativo alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, alla differenziata e a tutte le attività di igiene pubblica e ambientale connesse.
“L’obiettivo – hanno sottolineato Sangiorgio, Zammataro e Curia – è quello di garantire ai cittadini un servizio più efficiente e più adatto alle caratteristiche del nostro territorio, con una conseguente riduzione dei costi, sinora troppo elevati a fronte di un servizio che per varie ragioni da troppo tempo non è adeguato alle esigenze della città. Il nuovo modello gestionale, inoltre, permetterà controlli diretti da parte dell’Amministrazione comunale e dei consiglieri”.
Tra i vantaggi previsti, la riduzione dell’imposta Tari, una maggiore percentuale della raccolta differenziata, anche grazie a sgravi fiscali e incentivi promossi da apposite campagne di comunicazione (più differenzi più risparmi) e, appunto, più incisivi e puntuali controlli, con un indirizzo amministrativo maggiormente efficace, nel rispetto delle clausole sociali a salvaguardia degli attuali dipendenti della ditta esterna.
“La nostra proposta – hanno aggiunto i consiglieri – è in sintonia con quelle che sono le linee della Regione, e trova riscontro in altri comuni dell’Isola, a partire da Palermo e Messina. Potrebbe anche essere considerata la possibilità di affidare il servizio a una società come la Multiservizi. La veste giuridica comunque sarà valutata in sede di società d’ambito. Tutto il cerchio poi si chiuderebbe con una nostra struttura, l’impianto di Pantano d’Arci, per la lavorazione dell’umido e la trasformazione in energia pulita”.
Nel corso dell’incontro è stato tra l’altro evidenziato come la necessità del “salto di qualità”, nella gestione dei rifiuti, sia scaturita anche dalle criticità dovute all’affidamento del servizio a società esterne e ai bandi pubblici andati deserti, anche per ragioni connesse alla determinazione del costo del servizio, con il conseguente ricorso al meccanismo delle proroghe che ha determinato ulteriori urgenze.
“Quello che chiediamo – hanno concluso gli esponenti del Consesso civico- è un servizio efficiente a beneficio esclusivo dell’igiene pubblica e della collettività. Con l’auspicio che il Consiglio valuti positivamente la proposta e che si apra un dibattito politico ma anche nell’opinione pubblica”.