Pubblicato il 15 Febbraio 2021
Quanto dovremo attendere per tornare a vedere una realtà simile a quella della foto in evidenza? “I danni sono drammatici, le aziende del settore si erano preparate alla riapertura, attesa da mesi e annunciata da diverse settimane, con acquisti e l’assunzione del personale” dichiara Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di associazione italiana Confindustria alberghi, che aggiunge: “La marcia indietro del l’ultimo minuto con il blocco degli impianti prorogato al 5 marzo, nella pratica chiude con un nulla di fatto la stagione invernale 2020/21 che non ha mai potuto iniziare“.
Confindustria alberghi, Colaiacovo: “cambiamento all’ultimo minuto”
E ancora: “La situazione era già drammatica, ma il cambiamento intervenuto all’ultimo minuto ha comportato per le aziende l’ennesimo grave danno per gli ulteriori costi sopportati in questi giorni per preparare la riapertura. Al ministro Garavaglia, cui rinnoviamo il nostro benvenuto, chiediamo subito un intervento veloce e sostanzioso per permettere alle aziende di sopravvivere a questo ennesimo colpo”, prosegue la vice presidente Colaiacovo.
Confindustria alberghi, Colaiacovo: “attesi i ristori”
“Tutto Il settore alberghiero sta ancora attendendo un provvedimento con i ristori per le perdite gravissime subite nelle settimane di Natale, disposti per altri comparti ma non per il nostro, nell’attesa di un provvedimento più organico che era stato annunciato, cui vanno ad aggiungersi gli ulteriori pesantissimi danni che si sono accumulati in questi mesi sul turismo della montagna“, conclude la Colaiacovo.