Pubblicato il 10 Dicembre 2024
Un ciclone rischia di abbattersi sul Conservatorio di Milano “Giuseppe Verdi”, dove nel mirino della Procura di Milano sono finiti 4 insegnanti accusati di corruzione. Nello specifico i docenti indagati sono accusati di aver chiesto una cifra compresa tra i 9.000 euro e i 12.000 euro per favorire l’ingresso nel Conservatorio di studenti durante i test di ammissione. Le tangenti, secondo l’accusa, venivano “mascherate” simulando l’acquisto di pacchetti virtuali di 50/80 lezioni di canto da parte degli studenti.
Test di ammissione al Conservatorio di Milano in vendita?
A quanto pare i professori avrebbe chiesto le presunte tangenti fino a febbraio del 2023, ma va specificato che il Conservatorio non c’entra nulla e che anzi è parte lesa di questa vicenda. Le indagini sono partite dopo una segnalazione interna e per i professori sospettati di corruzione la Procura ha chiesto al gip di Milano gli arresti domiciliari, o in alternativa l’interdizione dell’esercizio della professione di insegnante.
Le ipotesi di reato contestate spaziano dalla corruzione, declinata sia come “propria”, cioè in cambio di atti contrari ai doveri d’ufficio, sia come “per la funzione”, legata a una generale disponibilità illecita, al falso nelle attestazioni fino all’induzione indebita a dare o promettere utilità.
Come riferito da Il Corriere della Sera nei guai sono finiti anche 25 allievi, accusati di aver pagato i finti pacchetti per essere ammessi al conservatorio o di aver agito come intermediari. Secondo quanto trapelato alcuni di loro, in cambio di cellulari e gioielli, avrebbero fatto da tramite tra gli aspiranti studenti, in particolare quelli che non parlavano italiano, e i professori.