Il Consiglio d’Europa stronca l’Italia: “Polizia e politici razzisti”. Le reazioni rabbiose della Meloni e di Mattarella

Il Consiglio d’Europa, organismo nato nel 1949 con l’obiettivo di promuovere la democrazia in tutto il continente, in un rapporto stilato dalla commissione contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) ha accusato la polizia e la politica italiana di essere razzista e xenofoba. In particolare la polizia è accusata di adottare comportamenti discriminatori verso i rom e le persone africane, mentre il dibattito politico sarebbe scivolato verso una pericolosa xenofobia senza rispettare i diritti delle comunità Lgbti.

Le reazioni della Meloni e di Mattarella

Immediata la levata di scudi della politica a difesa della polizia, a partire dalla Meloni che ha elogiato invece i poliziotti italiani che ogni giorno con dedizione si impegnano per la difesa dei cittadini, indipendentemente dalla razza e dal colore della pelle. Sorpreso anche Mattarella, che ha telefonato al responsabile della Polizia, il prefetto Vittorio Pisani, per esprimere stima e vicinanza alle forze dell’ordine.

Rabbiosa anche la reazione di Salvini, secondo il quale uomini e donne in divisa sono stati attaccati vergognosamente da un ente inutile pagato anche con i soldi dei cittadini italiani, invitando provocatoriamente il Consiglio UE a portarsi rom e clandestini a Strasburgo. Più composta ma altrettanto ferma la reazione di Tajani, che esclude che ci possano essere persone razziste tra agenti, carabinieri, poliziotti o finanzieri.

Le critiche del Consiglio d’Europa

Nel corso del suo rapporto il Consiglio d’Europa ha parlato di un generale delle forze armate che in un libro controverso ha espresso posizioni piuttosto discutibili su gay e italiani di colore. Pur senza nominarlo mai esplicitamente, sembra piuttosto chiaro che il riferimento sia a Roberta Vannacci, personaggio che ha dato vita a una serie di polemiche per le sue dichiarazioni spiazzanti e divisive. La commissione ha inoltre criticato la politica che con le sue critiche punta a minare l’autorità dei giudici che decidono sui casi di migrazione, quando invece la magistratura deve essere rispettata, protetta e promossa.

La senatrice del Pd Sandra Zampa, vicepresidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa, ha precisato che l’Ecri non ha accusato le forze dell’ordine italiane di essere razziste, ma ha semplicemente invitato le istituzioni e le autorità politiche a non alimentare un clima di odio verso persone straniere e ad adottare le misure necessarie per arginare fenomeni come il razzismo e la xenofobia.