La spesa sui regali natalizi è in ribasso, ma non troppo. I sondaggi di Confcommercio dicono che il calo dei consumi è del 12%, per via del calo dell’occupazione durante la pandemia, le tredicesime più smilze, ma anche una accresciuta propensione al risparmio (indice che in un anno è più che raddoppiato passando dall’8,5% al 18,6%).
Fanno regali tre italiani su quattro contro l’87% del 2019. Chi li farà, spenderà la stessa cifra dell’anno scorso, intorno ai 170 euro. Calano anche gli “investimenti” su pranzo di Natale e cenone (il 65% sarà più cauto negli acquisti) e un italiano su tre ha dichiarato che spenderà meno di 50 euro per mangiare l’ultimo dell’anno.
Per ciò che riguarda lo shopping, oltre la metà degli italiani non ci rinuncerà, parliamo di quello tradizionale, mentre il 46% si sta orientando per gli acquisti online.
“Sarà un Natale difficile anche dal punto di vista economico. La crisi rallenta i consumi – ha sottolineato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – Ma c’è tanta voglia di ripartire che va incoraggiata. Bene, come da noi richiesto, che l’ultimo decreto preveda l’esonero degli oneri fiscali per le imprese più penalizzate. Un’attenzione necessaria che chiediamo anche per gli indennizzi che devono essere ancora rafforzati”.
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