Pubblicato il 16 Ottobre 2020
Arriva a quota 10.010 contagi in un giorno l’epidemia di Coronavirus in Italia. Questo il dato nelle ultime 24 ore secondo il bollettino del Ministero della Salute mentre ieri erano 8.804. I tamponi sono stati 150.377. I decessi. sono stati 55,in calo rispetto agli 83 di ieri. La regione con il maggior numero di casi è la Lombardia con 2.419, seguita dalla Campania con 1.261 e dal Piemonte con 821.
A preoccupare sono ancora le terapie intensive, +52 persone ricoverate (ieri +47), che arrivano in totale a 638. I ricoveri ordinari crescono di 382 unità (ieri +326), e sono ora 6.178 in tutto.
Il numero degli attualmente contagiati sale a 107.312 di cui 6.178 ricoverati con sintomi (+382) e 638 in terapia intensiva (+52). Sono in isolamento domiciliare 100.496 pazienti mentre sono guarite o sono state dimesse 1.908 persone. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Contagi in fortissimo rialzo, dunque con cui l’Italia fa i conti, ma per adesso «Nessuna decisione è stata assunta in questo momento. Leggo un’abbondanza di indiscrezioni, ma noi siamo qui e analizziamo tutti i dati, ci confrontiamo con le Regioni». Lo ha detto il ministro per la Salute, Roberto Speranza a proposito della situazione dei contagi da Sars-Cov2.
CHIUSURE REGIONE PER REGIONE. «Data la situazione molto grave di circolazione del virus, abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive. Le chiusure, nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento».
Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute per l’emergenza Covid e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma. «Le Asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando. La situazione è molto grave, le regioni stanno andando verso la perdita del controllo dei contagi».