Pubblicato il 11 Maggio 2021
Offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Ruota attorno a questa duplice accusa l’operazione dei Carabinieri del Ros che ha portato a una raffica di perquisizioni tra Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania a carico 11 indagati, che secondo gli inquirenti avrebbero postato “contenuti multimediali offensivi” nei confronti del capo dello Stato. Il blitz, riferisce una nota, è scattato nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma che ad agosto scorso aveva portato sotto accusa un 46enne residente nella provincia di Lecce, molto attivo su Twitter. Le indagini hanno fatto emergere “plurime condotte offensive nei confronti del Capo dello Stato” che secondo gli inquirenti sono riconducibili a “un’elaborata strategia di aggressione alle più alte Istituzioni del Paese”, ricostruendo “la rete relazionale e le abitudini social” degli indagati, tutti di età compresa tra i 44 e i 65 anni, “tra i quali figurano impiegati e professionisti”. Le perquisizioni effettuate sugli account telematici e sui profili social degli indagati hanno hanno portato al sequestro di “numerosi sistemi e apparati informatici, utilizzati per rivolgere le offese al Capo dello Stato”. E’ inoltre emerso come indagati “gravitassero in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista e avessero manifestato vicinanza alle relative iniziative”. Sotto accusa c’è anche un professore universitario di 53 anni, che secondo gli inquirenti è collegato a “gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte (simile a Facebook)”. (fonte: Askanews)