Pubblicato il 11 Ottobre 2020
Ci abbiamo provato, abbiamo tentato di organizzare una festa velica che almeno in parte ci riportasse alla normalità, ci facesse scordare per qualche momento virus e pandemie e ci riavvicinasse idealmente in un tempo in cui i dottori ci dicono, giustamente, di stare distanziati., ma alla fine la Barcolana 52 la ha vinta la Bora scura.
Come programmato questa mattina alle ore 07:00 si è tenuto l’ultimo briefing in Capitaneria di Porto e in quella sede si è deciso che le condizioni meteo erano troppo estreme per poter proseguire così la regata Barcolana 52 presented by Generali è stata annullata.
Il comunicato emesso questa mattina recita: “A causa delle condizioni meteo marine presenti nel Golfo di Trieste, il Comitato di regata, sulla base delle indicazioni della Capitaneria di Porto e sentita la Società organizzatrice, valutate l’allerta meteo emessa dalla Protezione Civile e le previsioni meteo diramate dall’Osmer per la giornata di oggi, domenica 11 ottobre, ha deciso di annullare la Coppa D’Autunno – Barcolana 52 presented by Generali.”
Il presidente della Società Velica Barcola Grignano che organizza la Barcolana, Mitja Gialuz, ha subito rilasciato un commento per spiegare più nel dettaglio le motivazioni e l’animo con cui si è presa questa eccezionale decisione: “Di fronte a condizioni meteo marine come quelle odierne la gente di mare riconosce la necessità di mantenere gli equipaggi a terra e le imbarcazioni al sicuro. Abbiamo lavorato con grande impegno per realizzare l’evento in sicurezza per quanto attiene gli aspetti sanitari, ora dobbiamo rispondere nel modo più corretto e secondo le logiche marinare al meteo e annullare la regata. È una decisione impegnativa ma necessaria che preserva tutto il popolo della Barcolana e rispetta tutti quei equipaggi familiari con barche di piccola dimensione che sono il cuore di questa regata. C’è qualcosa di liberatorio nel fatto che il vento batta il Covid: abbiamo superato le difficoltà connesse all’organizzare Barcolana in questo contesto, e a fermarci in questa edizione è stato solo il nostro elemento naturale, il vento. Come abbiamo avuto più volte modo di ricordare in queste settimane lo scorso luglio ci ha lasciato il nostro Sandro Chersi, uno dei padri ispiratori della regata, grande esperto nelle previsioni del tempo. Ecco, noi dedichiamo a lui questa impegnativa scelta perché sappiamo che avrebbe approvato e chiudiamo questa edizione con le sue parole: il bravo marinaio salva la barca e il suo equipaggio nella tempesta, l’ottimo marinaio ha scelto di non uscire, e dalla finestra guarda il bravo marinaio in mare, mentre lotta per salvare la barca e l’equipaggio. Sandro, il nostro obiettivo è quello di essere ottimi marinai, come tu ci hai insegnato”.
Andare per mare spinti solo il vento è sempre qualcosa di speciale, le barche a vela sono fatte per capire il mare e il vento e anche quando di aria ne tira tanta loro, se ben timonate, sanno come galleggiare. Ma se si parla di Bora scura, di vento forte est/nord/est (tipica direzione di questo vento nel Golfo di Trieste) accompagnato da pioggia intensa e pure una serie di fulmini, come accaduto oggi prima dell’alba, diventa un’altra cosa. A ciò va aggiunta la problematica della numerosità delle imbarcazioni. Anche rinunciando a far partire quelle più piccole, più fragili e che non sono fatte per veleggiare con questo tipo di condizioni meteo, la situazione sarebbe comunque rimasta troppo pericolosa.
È incredibilmente emozionante affondare il mare a 40 nodi, trovare l’angolazione giusta per superare ogni serie di grosse e alte onde che ti si parano davanti ripetendoti “tu non dovresti stare qui, ora!”, ma quelle sono esperienze da evitare se si ha la possibilità di farlo e qui quella chance c’era. La Barcolana è nata come festa del mare da vivere con gli amici, con i vicini di ormeggio di ritorno dalle ferie estive, un’occasione per dar sfogo al proprio istinto di competizione e alle proprie pulsioni goliardiche, dunque non un contesto in cui soffrire e rischiare l’incolumità dei partecipanti. La decisione presa oggi risiede dunque nel più puro spirito dell’evento.
L’annullamento della regata non arrivato però totalmente a sorpresa, le previsioni degli ultimi giorni già annunciavano che la B52 sarebbe stata per lo meno impegnativa. Tale scenario ha trovato nuove conferme ieri sera quando hanno iniziato a palesarsi quelle evidenze che ti fanno spostare le imbarcazioni per portarle verso ormeggi più riparati. Questo è ciò che abbiamo potuto constatare dal vivo osservando dal Molo Audace, un insolito movimento di barche costrette, loro malgrado, a muoversi tagliando il campo di regata della classe Meteor che in quel momento era alla ricerca di un po’ di vento per poter competere.
Come spiegato dal meteorologo Arturo Pucillo dell’OSMER ARPA FVG, durante l’aggiornamento dedicato agli armatori, i modelli previsionali mostravano come minimo acquazzoni e Bora sostenuta, dai 35 ai 40 nodi, ma un modello si spingeva addirittura oltre prevedendo un vento dai 45 ai 50 anodi. Questa mattina, in effetti, la matematica non è stata un’opinione e ci siamo ritrovati con quanto ipotizzato, la Bora e molta acqua, che purtroppo non era quella di mare ma di cielo.
Fonte: Barcolana