Pubblicato il 29 Maggio 2024
Infuria la guerra tra Russia e Ucraina, Israele continua a bombardare pesantemente Rafah, la Cina fa esercitazioni militari al largo di Taiwan e ora, come se non bastasse, la Corea del Nord “bombarda” la Corea del Sud con palloni aerostatici contenenti spazzatura, scarti e perfino escrementi. 150 i palloni aerostatici ritrovati in 8 delle 9 province sudcoreane, il cui contenuto è in fase di analisi.
L’esercito della Sud Corea sta indagando se all’interno dei palloni fossero presenti volantini di propaganda nordcoreana. Negli anni ’50 infatti le sue Coree utilizzavano spesso questa tattica per diffondere materiale propagandistico.
La minaccia della Corea del Nord
Kim Jong-un ha mantenuto la sua “promessa”, quando dichiarò che si sarebbe vendicato del frequente spargimento di volantini anti-Pyongyang e altri rifiuti da parte di attivisti sudcoreani nelle zone di confine. Il viceministro della Difesa nordcoreano Kim Kang Il, in una dichiarazione ai media, aveva annunciato che sulle zone di confine e nella stessa Repubblica di Corea sarebbero stati lanciati cumuli di carta straccia e sporcizia, per poi aggiungere: “Sperimenteranno direttamente quanto sforzo sia necessario per rimuoverli”.
La sera del martedì le autorità provincia della Sud Corea avevano invitato i residenti a nord della capitale Seoul, e nelle province confinanti con il Nord di Gangwon e di Gyeonggi, a non fare attività all’aperto. Inoltre è stato loro chiesto di denunciare alla base militare o alla stazione di polizia più vicina l’avvistamento di oggetti non identificati.
Come mostrano le foto rilasciate dallo Stato Maggiore della Corea del Sud, si vedono sacchi attaccati con uno spago a dei palloncini bianchi translucidi, al cui interno c’è di tutto: spazzatura, batterie, terra e rifiuti. Tra l’altro l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha detto che in alcuni palloncini, come dimostra l’odore e il colore scuro, erano presenti molto probabilmente escrementi.
L’esercito sudcoreano ha aspramente condannato questo episodio come una “chiara violazione del diritto internazionale” con questa dichiarazione: “Minaccia seriamente la sicurezza del nostro popolo. La Corea del Nord è interamente responsabile di ciò che accade a causa dei palloni e noi avvertiamo la Corea del Nord di fermare immediatamente questa azione disumana e meschina”.
La vendetta di Kim-Jong un
Ma da dove nasce quest’azione così scellerata e folle? Si tratterebbe di una vendetta di Pyongyang contro gli attivisti sudcoreani che da tempo lanciano oltre il confine palloncini contenenti denaro, contenuti multimediali e chiavette USB contenenti music pop video musicali sudcoreani e addirittura i Choco Pies, uno snack della Corea del Sud vietato nella Corea del Nord.
Il parlamento di Seoul ha anche vietato con una legge il lancio di palloncini e volantini anti-Pyongyang, ma non è bastato a bloccare gli attivisti desiderosi di contrastare la dittatura di Kim-Jong un. In realtà non è la prima volta che si verifica un episodio del genere, in quanto anche nel 2016 furono inviati da Nord al Sud della Corea palloncini contenenti carta igienica, mozziconi e rifiuti.