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Cori razzisti contro Lukaku in Juventus-Inter, la sentenza clamorosa della Procura: “Non è grave”

Pubblicato il 10 Novembre 2023

La semifinale d’andata di coppa Italia tra Juventus e Inter fu caratterizzata da una serie di episodi piuttosto spiacevoli e censurabili, come i cori razzisti rivolti dai tifosi juventini nei confronti di Lukaku, a quel tempo tempo attaccante dell’Inter.

Oggi è arrivata la sentenza della procura di Torino, piuttosto clamorosa e che sicuramente darà vita a nuove polemiche, che pur riconoscendo la discriminazione razziale ha deciso di procedere all’archiviazione del caso con riferimento all’articolo 131 bis del codice penale che di fatto prevede l’esclusione della punibilità “per particolare tenuità del fatto”.

Le motivazioni del magistrato

Davide Pretti, il magistrato che ha coordinato l’inchiesta, come ha riportato il Corriere della sera ha scritto le seguenti motivazioni: “La giurisprudenza, già in passato, si è pronunciata ritenendo che l’emissione di suoni gutturali, come tipico riferimento all’ululato delle scimmie, si caratterizza per evidenti connotati di discriminazione razziale e dunque può integrare l’ipotesi che sanziona la commissione di atti di discriminazione per motivi razziali.”

Pur riconoscendo che gli ululati sono stai fatti da numerose persone, il magistrato ha spiegato che si è trattato di un caso isolato e non continuativo, sottolineando la forte rivalità sportiva tra le due tifoserie: “Il fatto che tale condotta sia stata tenuta da una moltitudine di persone, che hanno evidentemente agito influenzandosi l’uno con l’altro, nonché il fatto che tale condotta non abbia perdurato per un tempo significativo e, non da ultimo, che sia stata posta in essere per evidenti ragioni di rivalità sportiva (tifosi della squadra avversaria) induce a ricondurre il fatto nelle maglie applicative dell’articolo 131 bis del codice penale. Il comportamento non è certo abituale ed è dunque possibile procedere all’archiviazione per particolare tenuità del fatto”.

Inoltre è stata chiesta anche l’archiviazione per il lancio di oggetti “di piccole dimensioni (ad esempio un accendino) che non hanno creato alcun pericolo per le persone presenti, ragione per cui non è integrata la fattispecie incriminatrice”.

I fatti

Nella semifinale d’andata tra Juventus e Inter i nerazzurri riuscirono a pareggiare a tempo scaduto il goal di Cuadrado con un rigore calciato da Lukaku.

Big Rom dopo la realizzazione del rigore esultò con gli occhi chiusi e il dito sulla bocca, una sua esultanza tipica che però fu scambiata come gesto di provocazione. I tifosi juventini iniziarono così ad ululare e insultarlo e quel gesto costò la squalifica all’attaccante belga, poi ritirata dal presidente della FIGC Gravina.