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misure restrittive

Corinaldo, Lanterna Azzurra, strage in discoteca: custodia cautelare per due giovani

Pubblicato il 18 Ottobre 2021

Corinaldo (Ancona). Ordinanza di custodia cautelare per i presunti responsabili della strage alla Lanterna Azzurra. E’ stata emessa dal Gip del tribunale di Bologna, su richiesta della Dda, per due dei componenti di un gruppo di giovani e per altre due persone. Le ipotesi di reato, a vario titolo, riguardano lesioni personali, detenzione abusiva di armi e munizioni, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violenza privata. C’è l’aggravante di reati connessi ad attività mafiose. Ugo Di Puorto, ventenne di Castelfranco Emilia (Modena), è il figlio di Sigismondo Di Puorto (ritenuto reggente del clan dei Casalesi in provincia di Modena): il giovane è tra i destinatari delle misure cautelari, che sono in carcere in tre casi, mentre ce n’è una ai domiciliari.

Ugo Di Puorto sarebbe appunto la figura centrale nel gruppo, che avrebbe causato la strage alla Lanterna Azzurra.

Avrebbe inoltre malmenato un giovane di Castelfranco Emilia, con il quale aveva avuto un diverbio per futili motivi. Si srarebbe rivolto agli altri destinatari dei provvedimenti cautelari, a disposizione del clan, affinché gli procurassero un’arma da utilizzare, al fine di risolvere la controversia.

Le nuove misure cautelari provengono da uno stralcio del fascicolo su Corinaldo e scaturiscono dalle indagini dei Carabinieri del nucleo investigativo di Ancona e Modena. Secondo quanto scoperto dai militari, alcuni soggetti coinvolti nell’inchiesta su Corinaldo erano in possesso di armi. Successivamente i Carabinieri di Modena hanno arrestato un uomo (sempre legato al gruppo), trovato in possesso di 230 grammi di cocaina e due pistole rubate. (fonte: Ansa, foto di repertorio).