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CORONAVIRUS, ASL VITERBO: IL PIANO IN VISTA DELL’APERTURA DELLE SCUOLE

Test sierologici, formazione e orientamento, equipe di professionisti, già individuati e già operativi, a supporto dei docenti, degli studenti e dei loro genitori.

Pubblicato il 12 Settembre 2020

Test sierologici, formazione e orientamento, equipe di professionisti, già individuati e già operativi, a supporto dei docenti, degli studenti e dei loro genitori.

Sono alcune delle azioni che la Asl di Viterbo, a partire dal mese di agosto, ha messo in campo con l’obiettivo di limitare la diffusione del SARS-CoV-2 all’interno delle strutture scolastiche.

Azioni, strumenti e team di professionisti dedicati le cui modalità di funzionamento e le cui finalità sono contenute nel piano operativo, predisposto nel rispetto delle linee guida della Regione Lazio, al cui interno, tra l’altro, sono disciplinate anche le misure puntuali da attuare in caso di un evento isolato o di un eventuale focolaio che coinvolga le strutture.

Il piano è stato progressivamente potenziato e differenziato con l’avvicinarsi della ripartenza delle lezioni e viene ora condiviso con la popolazione, con il corpo decente e con i genitori, come forma di integrazione delle comunicazioni trasmesse ieri agli organi di stampa dal sindaco di Viterbo.

E che il piano operativo sia tale nei fatti, cioè già funzionante, lo testimoniano i numeri che possono essere diffusi nella giornata odierna.

A partire dall’indagine di sieroprevalenza regionale che, dall’inizio di questa linea di attività, ha visto impegnati i laboratori analisi di Belcolle e di Civita Castellana nella refertazione 3122 test sierologici eseguiti, su base volontaria, nei punti prelievo individuati ad hoc dall’azienda, al personale degli istituti scolastici, pubblici e privati, della provincia di Viterbo e sugli studenti con disabilità.

Ad oggi, a fronte di 31 test sierologici risultati positivi, i successivi tamponi nasofaringei eseguiti su queste persone non hanno accertato nessun caso di positività al COVID-19.

L’indagine proseguirà anche nei prossimi giorni fino ad esaurimento di tutte le richieste che perverranno in azienda da parte dalla fascia di popolazione individuata dalla Regione Lazio per l’indagine di sieroprevalenza.

Proseguiranno, allo stesso modo, nel corso della settimana prossima, gli incontri in webinar che la Asl di Viterbo ha organizzato per illustrare il protocollo aziendale operativo anti COVID per gli istituti scolastici della Tuscia.

Già 130 sono i dirigenti e i referenti COVID delle scuole provinciali che hanno aderito all’invito dell’azienda sanitaria e che, in conference call, si sono confrontati con il Team operativo Coronavirus della Asl. Per loro formazione e orientamento, ma anche la trasmissione di materiali informativi e la possibilità di proporre suggerimenti e di chiedere ulteriori approfondimenti rispetto alle eventuali criticità riscontrate in ambito scolastico.

Infine, ma non in ordine di importanza, già da questa settimana sono pienamente operative tre Unità multiprofessionali COVID, distribuite per ognuno dei 3 Distretti sanitari del Viterbese, al cui interno figurano un medico del Dipartimento di Prevenzione, un medico del Distretto o delle Cure primarie, un infermiere API, un tecnico della prevenzione, uno psicologo e un assistente sociale.

Le Unità COVID si interfacceranno con tutti gli istituti scolastici della Tuscia, intervenendo in tempo reale in caso di necessità, anche attraverso 3 numeri telefonici dedicati, uno per ogni distretto, già comunicati ai dirigenti e ai referenti e già in funzione.

Compito delle Unità COVID è anche fornire gli strumenti per una corretta promozione della salute, nonché un sostegno psicologico, laddove richiesto e necessario, per comunicare i meccanismi di rafforzamento delle risorse locali, delle strategie di solidarietà presenti all’interno delle comunità scolastica e della gestione dello stress.

La Asl, in conclusione, ribadisce la piena disponibilità, già espressa agli istituti scolastici della provincia e agli amministratori comunali, all’analisi e alla gestione comune delle criticità che dovessero emergere con l’avvio dell’anno scolastico, proseguendo a garantire il supporto dei professionisti già impegnati in questo ambito, per la parte di sua competenza.