Pubblicato il 31 Marzo 2022
Sono trascorsi più di due anni: con oggi finisce lo stato di emergenza decretato dal governo Conte il 31 gennaio 2020, a causa della pandemia da Covid-19. Nuove norme entreranno in vigore domani: non sarà più obbligatorio il Green pass, per esempio in negozi, uffici pubblici, bus e metro. Per un po’ di tempo ancora sarà necessario usare la mascherina.
Le tappe per il ritorno alla normalità
Il primo aprile è la data di fine dello stato di emergenza e non si sentirà più parlare di Comitato tecnico scientifico, né della struttura dell’ormai ex Commissario straordinario Francesco Figliuolo; queste strutture saranno sostituiti da una unità operativa ad hoc, operativa fino a fine anno, “per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”.
L’Italia a zone colorate sarà soltanto un ricordo, anche se sarà ancora attuato il monitoraggio, niente Green pass, nemmeno base, per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Il Green pass base rimarrà in vigore per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo. Niente certificazione neppure su autobus e mezzi di trasporto pubblico locale, mentre restano le mascherine, obbligatorie fino al 30 aprile.
Decade il limite di capienza negli stadi
Decade anche il limite alle capienze nelle strutture, sarà possibile occupare il 100% dei posti: in particolare per gli stadi, per accedere nei quali sarà richiesto il Green pass base. Niente più quarantena per coloro che entreranno in contatto con un caso di positività al Coronavirus, anche se non vaccinati. Autoisolamento soltanto per chi contrae il virus, fino a tampone negativo (da eseguire dopo almeno sette giorni, o dieci per i non vaccinati). Negli altri casi ci sarà il regime dell’auto-sorveglianza per 10 giorni: sarà possibile uscire e andare al lavoro, sempre con la mascherina Ffp2.
Le regole a scuola
A scuola ci sarà la Didattica a distanza soltanto per i positivi, se i contagi in classe sono più di 4; è comunque prevista la lezione in presenza, con mascherina Ffp2 per 10 giorni per tutti (normalmente è obbligatoria quella chirurgica). Ritornano le gite scolastiche. A scuola, senza insegnare, i professori non vaccinati.
Il primo maggio finirà l’obbligo del Green pass quasi ovunque: era rimasto in versione base fino al 30 aprile, in particolare per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza; in forma rafforzata per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. In maggio non c’è più l’obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso e sui mezzi di trasporto.
Le prossime tappe
Il 15 giugno cadranno gli obblighi vaccinali per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, nonché per il personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Si tratta di coloro che sono già tornati al lavoro dal 25 marzo (giorno dell’entrata in vigore del decreto) con il Green pass base, con tampone antigenico ogni due giorni. L’obbligo di vaccino, oltre questa data, resterà in vigore soltanto per il personale sanitario e Rsa.
Il 30 giugno si tornerà in ufficio in presenza nel settore privato. Fino ad allora, sarà possibile di ricorrere al cosiddetto ‘lavoro agile’ in ambito privato, senza l’accordo individuale tra datore di lavoro e lavoratore.
Il 31 dicembre è il termine dopo il quale non sarà più in vigore l’obbligo di vaccino per il personale sanitario e delle Rsa. Resteranno consentite soltanto con il Super green pass le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio-assistenziali.