Napoli si odia e si ama, come tutte le cose belle e intriganti. È come un amore “impossibile”, non riesci a trattenerla perché è di tutti, non puoi ignorarla perché riempie cuore e mente. Napoli è città ricca di arte, cultura e storia; ci sono innumerevoli luoghi di cultura, chiese, musei e scavi archeologici da non perdere. Se si arriva a Napoli per la prima volta almeno 5 consigli di cose da vedere vogliamo darli, assolutamente; tornerete ancora con la voglia di vederne altre e conoscerla più a fondo.
Senza ombra di dubbio, la prima cosa da visitare è la Cappella Sansevero: uno dei musei più importanti di Napoli. Si tratta di una chiesa sconsacrata nei pressi di Piazza San Domenico Maggiore; considerato un tempio massonico ricco di simbologie, è conosciuto nel mondo per la statua del Cristo Velato di Giuseppe Sammartino e per le macchine anatomiche, due corpi, pare dei servitori del principe di Sansevero, sui quali studiare l’intero sistema circolatorio umano.
Subito dopo, spostatevi in via San Gregorio Armeno al centro storico di Napoli: nel vero cuore pulsante della città, posta tra Via dei Tribunali e Spaccanapoli. Si tratta di una delle strade più caratteristiche del capoluogo partenopeo, infatti tutto l’anno sono aperte le botteghe dove gli artigiani producono i tipici pastori del presepe napoletano. Ma la cosa originale di questa tradizione sono le statuine di personaggi pubblici contemporanei che affiancano quelle tradizionali. Visitare San Gregorio Armeno nel periodo natalizio è qualcosa di magico. La via, divenuta patrimonio Unesco, è anche una delle strade più antiche di Napoli dove si sviluppò la città greca e poi quella romana. Zona dell’antico Foro Romano ricca di monumenti da visitare, nel sottosuolo ospita una vera e propria città sepolta.
Proseguiamo la nostra lista col fare una passeggiata a piazza del Plebiscito, il salotto bello di Napoli. Nella piazza. davanti a Palazzo Reale ci sono le statue dei Re di Napoli e al centro della stessa potrete ammirare due grandi statue equestri realizzate da Antonio Canova e da Antonio Calì. Le due statue rappresentano Carlo III di Borbone e il figlio Ferdinando I del Regno delle due Sicilie. Una leggenda narra che, percorrendo la piazza con gli occhi bendati, non si riuscirà mai a passare tra le due statue. Nel sottosuolo della piazza è stato ritrovato un ipogeo di oltre mille metri quadrati realizzato nell’Ottocento per volere di Gioacchino Murat: una sorta di rete di cunicoli scavati nel tufo che si dirama nella Napoli sotterranea.
Palazzo Reale, progettato nel 1600 da Domenico Fontana per volontà del Viceré spagnolo Fernando Ruiz de Castro, è la quarta proposta non perdere. Lo Scalone Monumentale all’entrata lascia senza fiato, e da lassù si possono ammirare il Teatro San Carlo, la Galleria Umberto I, la Chiesa di San Ferdinando. In orari prestabiliti si possono visitare anche i Giardini Pensili, voluti da re Carlo di Borbone, dai quali si osserva un panorama mozzafiato sul Vesuvio.
Quinto e ultimo consiglio, è il lungomare. Al sorgere del sole è il momento ideale: dietro il Vesuvio e il mare si colora di un rosa e arancio, un colore unico, indefinibile. Ma anche di notte il lungomare merita, per gustare una buona pizza napoletana, impareggiabile, e per la sua magia. Infatti, vedrete Castel dell’Ovo illuminato, dove nacque Partenope, la città di Napoli. Il castello deve il nome alla leggenda di Virgilio, il quale narra che nei sotterranei del castello il poeta-mago abbia nascosto un uovo, in una caraffa di cristallo messa in una gabbia appesa al soffitto. Sull’integrità dell’uovo si regge l’equilibrio di tutta la città: se l’uovo si dovesse rompere, la città di Napoli verrebbe distrutta.
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