Pubblicato il 20 Giugno 2020
Durante e dopo il lockdown si è parlato molto di resilienza, un neologismo introdotto da poco che però ha trovato un largo utilizzo nel linguaggio comune. Ma cos’è la resilienza? Ne abbiamo parlato con la dottoressa e psicologa Rosa Perfido.
Cosa si intende per resilienza?
“La resilienza è la capacità di riorganizzare in modo positivo la propria vita dopo aver vissuto eventi stressanti e/o traumatici. La resilienza è ordinaria e non straordinaria. Mi spiego meglio: l’empatia è una capacità straordinaria di comprendere lo stato d’animo altrui, mentre la resilienza è una caratteristica presente in ogni persona. Comportamenti, pensieri e azioni sono comuni a ogni persona così come lo stress e la resilienza stessa”.
Chi sono le persone resilienti?
“Sono le persone ottimiste, flessibili e creative, sanno lavorare in gruppo e fanno tesoro delle proprie e altrui esperienze. La persona resiliente consapevole della propria capacità ha una buona capacità di coping (strategia di adattamento), buona capacità di problem solving, capacità di autocontrollo, gestione delle emozioni, buona autostima”.
Come si può misurare la propria resilienza?
“Controllare le proprie azioni automatiche, focalizzare l’attenzione sugli aspetti positivi dell’evento stressante o traumatico che aiutano a guardare gli aspetti negativi, in modo da affrontarli e non evitarli. Bisogna poi fare memoria di entrambi gli aspetti e trasformare le minacce in opportunità future.
Regola fondamentale è accettare ciò che non si può cambiare, perché non accettare l’inevitabile provoca stress e ciò non aiuta a far crescere la propria resilienza. Più cresce lo stress, più decresce la resilienza”.
Si può misurare la resilienza?
“Sì, con prove standardizzate che misurano il grado di resilienza e si associano a test che valutano gli aspetti della personalità. Ovviamente sono prove che vanno effettuate da un esperto ed in contesti appropriati. Le valutazioni della resilienza il più delle volte si applicano in ambito lavorativo”.
Chi ha più resilienza?
“I bambini possono imparare ad essere resilienti perché, come ho detto prima, è una capacità insita e quindi basta saperla coltivare attraverso le buone relazioni, l’impegno e l’attenzione.
Secondo alcuni studi, 9 uomini su 10 sono stressati e, quindi, si focalizzano sugli aspetti negativi degli eventi. La donna invece, essendo considerata multitasking, è più resiliente in quanto più flessibile e con una maggiore capacità di adattamento”.