Pubblicato il 16 Dicembre 2022
Scende sotto la soglia epidemica dell’unità l’indice Rt nel nostro Paese; diminuisce l’occupazione delle terapie intensive, dal 3,4% al 3,2%. Nel precedente monitoraggio settimanale, l’Istituto Superiore di Sanità si attestava rilevava l’1,10, nel periodo – invece – dal 23 novembre al 6 dicembre cala a 0,98 (range 0,94-1,06). L’indice riflette l’incidenza del Coronavirus in Italia, anch’essa in calo: passa da a 375 casi ogni 100 mila abitanti della precedente rilevazione a 296 ogni 100 mila di quella attuale. In calo anche il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva, che arriva al 3,2% contro il 3,4% del monitoraggio della scorsa settimana. In crescita, invece, il tasso di occupazione delle aree mediche a livello nazionale, che passa dal 14,5% al 14,8%.
L’AdnKronos informa che l’unica regione ad essere considerata ad alto rischio è la Puglia. Il rischio è invece moderato in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna Lazio, Liguria, Marche, Molise e Sicilia. Tutte le altre regioni e province autonome vengono definite a basso rischio. 17 le regioni o province autonome che indicano un’allerta di resilienza, mentre 5 ne riportano più di una.