Covid, dal comune di Cisterna i locali per i medici che effettueranno i tamponi rapidi

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La corsa al tampone continua, soprattutto la dove il virus viaggia a velocità maggiore. Come a Cisterna, dove il comune ha messo a disposizione dei medici di medicina generale dei locali dove effettuare il test.

A seguito del recente protocollo d’intesa fra Regione Lazio e le organizzazioni sindacali della medicina generale sull’effettuazione dei tamponi antigenici, si è svolta ieri pomeriggio una videoconferenza tra i medici di base operanti sul territorio comunale, il direttore del distretto Asl Latina1 Belardino Rossi e il sindaco Mauro Carturan.

Il protocollo prevede la possibilità per i medici di medicina generale, costituenti un vero e proprio presidio sanitario distribuito in modo capillare sul territorio, la facoltà di poter eseguire test antigenici – i cosiddetti tamponi rapidi – per una celere identificazione dei casi di positività al Covid-19 e conseguentemente per adottare tutte le opportune misure di isolamento o di ricovero.

Un contributo, quello dei medici di medicina generale, davvero importante sia per la tempestiva diagnosi considerata la facilità con cui sarà possibile effettuare i tamponi e conoscerne l’esito, sia per un celere intervento in caso di positività con l’isolamento e il tracciamento dei contatti così da identificare subito eventuali focolai, inoltre per l’opportuna distinzione tra patologie influenzali e quelle da Covid-19, non ultimo per contenere l’affollamento nelle strutture sanitarie evitandone il collasso.

Affinché tutto ciò possa essere attuabile, però, necessitano ambienti adeguati che non possono essere gli ambulatori dove i medici svolgono la loro attività ordinaria con rischi di assembramento in locali non adeguatamente spaziosi.

Per questo il sindaco Carturan, nel corso dell’incontro, ha comunicato di voler mettere a disposizione alcune strutture di proprietà comunale lasciando ai medici della ASL la valutazione e scelta di quelle più idonee allo scopo.

Ai dottori Sinico, Frainetti e Diana il compito dunque di coordinare le procedure per giungere quanto prima all’individuazione della sede più idonea allo scopo che al momento sembra essere il centro anziani nel quartiere San Valentino annesso al Centro Polivalente di via Nenni.

Il sindaco ha inoltre reso disponibile il Settore 5 – Welfare e Protezione Civile quale supporto per agevolare tutte le operazioni di attivazione e svolgimento del servizio.

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Lidano Orlandi

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