Pubblicato il 8 Aprile 2021
Più di un anno. Più passa il tempo, più la popolazione mondiale acquisisce consapevolezza del peso portato dalla pandemia e propone idee innovative per migliorare, anche se di poco, la tragica situazione dei pazienti affetti da Covid-19.
Su questo aspetto, una menzione onoraria va all’infermiera brasiliana Lidiane Melo, artefice di una tecnica innovativa dal punto di vista medico ed emozionale: due guanti chirurgici riempiti di acqua calda.
Sarebbe banale cadere nella semplicistica convinzione che due guanti possano realmente migliorare la situazione di pazienti a rischio, ma non è così.
La trovata, appellata come “mano di Dio”, ha dato conforto sia dal punto di vista medico, migliorando la circolazione dei malati e favorendo la relativa misurazione della saturazione, che da quello umano, regalando una “dolce illusione” soprattutto a pazienti che stanno per essere intubati.
Questi fatti risalgono all’anno scorso, ma solo recenemente Lidiane li ha raccontati. Qualche settimana fa ha ritrovato nella galleria del suo cellulare una foto scattata in quel periodo e ha deciso di postarla su Facebook, dove è diventata virale. “Mi piace molto il lavoro che faccio. È faticoso, è devastante perdere 20 pazienti in un turno di 12 ore, ma non saprei fare niente altro. Il giorno che non sentirò più niente o non piangerò per il dolore di qualcun altro smetterò di lavorare”.