Pubblicato il 19 Novembre 2021
Gli altri paesi Euroepi sono nel pieno della quarta ondata, i contagi sono in aumento anche in Italia: intervenire ora per evitare il peggio
I casi covid sono tornati a salire proprio poche settimane prima delle festività natalize. In europa i numeri sono da lockdown con l’Austria che lo ha dichiarato per i non vaccinati, la maggior parte dei casi infatti sarebbero tra coloro che non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino.
Ieri, con 7.270 nuovi casi confermati di coronavirus in un giorno la Croazia ha registrato un nuovo record negativo di infezioni giornaliere dall’inizio della pandemia, anche la Slovacchia corre ai ripari e imporrà «un lockdown ai non vaccinati». Lo ha annunciato il primo ministro Eduard Heger in una conferenza stampa trasmessa in diretta tv.
In Olanda le vacanze scolastiche di Natale potrebbero essere estese in un tentativo di ridurre i contagi tra gli studenti. In Austria la situazione è sempre più drammatica e ieri è stato comunicato il nuovo record di persone contagiate da inizio pandemia: 15.145 in 24 ore.
La Sassonia è il primo Land in Germania in cui si sta pensando a un «lockdown generalizzato». Anche a Berlino contagi record. Secondo la Bild, ristoranti, hotel e negozi potrebbero chiudere fino al 15 dicembre.
In Belgio smart working obbligatorio quattro giorni alla settimana fino al 13 dicembre, obbligo mascherina all’interno combinato al green pass per i locali e per eventi pubblici di oltre cento persone anche all’aperto.
In Italia la situazione non è paragonabile agli altri paesi europei, complice la più alta percentuale di popolazione vaccinata. Ma i presidenti delle regione sono in allarme. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia-Giulia chiede un urgente incontro con il premier Draghi: «Ci preoccupano il peggioramento dello scenario di rischio epidemiologico in alcune aree e la ricaduta che potrebbe avere sulla ripresa economica e sulle attività sociali».
La proposta di Friedriga è stata ripresa dalla Toscana con Eugenio Giani, dalla liguria con Giovanni Toti, dalla Lombardia con Attilio Fontana, dalla Calabria di Roberto Occhiuto e dalla provincia autonoma di Bolzano con Arno Kompatscher. I presidenti delle regioni chiedono di imporre le limitazioni che scattano in caso di zona gialla o arancione, ai soli non vaccinati sull’esempio dell’Austria e, sempre più probabilmente della Germania. Ipotesi che da ieri ha ottenuto l’approvazione anche in governo con Renato Brunetta, Andrea Costa e Dario Franceschini.
Dal versante opposto Matteo Salvini, secondo il quale i numeri in Italia non sono paragonabili a quelli di Austria, Germania e Croazia e quindi basterebbero i solo tamponi a monitorare l’andamento pandemico: «Non roviniamo il Natale agli italiani».
Intanto ieri Francesco Figliuolo ha ufficializzato l’anticipo della somministrazione del vaccino anti Covid 19 agli over 40: «Il vaccino è lo strumento principale contro il virus».