Pubblicato il 19 Giugno 2020
Un’emergenza senza precedenti, quella del Covid19, che ha avuto bisogno, per essere combattuta, di mezzi anch’essi senza precedenti.
Il comune di Latina ha fatto il bilancio della cosiddetta fase uno, quella più dura, scoprendo di essere stato in grado di venire incontro alle esigenze dell’intera popolazione.
Il sindaco Coletta: “Siamo stati una vera squadra”
«Abbiamo dimostrato di saper essere squadra» dice il Sindaco Damiano Coletta «e di aver saputo affrontare insieme il periodo più difficile per il Paese e per la città dal dopoguerra. Ricorderemo a lungo quello che siamo riusciti a fare, tutti insieme durante la Fase 1: oltre ai sacrifici, che sono stati tantissimi, credo sia giusto sottolineare la disponibilità e la generosità che sono stati il piacevole leit motiv delle nostre giornate. E sono davvero orgoglioso di come tutta l’amministrazione abbia saputo rispondere prontamente, è un onore poter rappresentare questa comunità, che ringrazio sempre per la sensibilità e la responsabilità dimostrata».
Il commento della vice sindaca Briganti
Ad intervenire anche il vice Sindaco, Assessora alla Polizia Locale e alla Protezione Civile, Maria Paola Briganti: «La rimodulazione della struttura del Centro Operativo Comunale dà concreta rappresentazione della padronanza degli strumenti organizzativi. Il Coc è stato rimodulato per ripartire ambiti di intervento (Dispositivi di Sicurezza, Gestione dei Volontari di Protezione Civile) all’interno di un coordinamento che raccoglieva istanze dagli altri servizi dell’Ente e dai cittadini. Gli agenti della nostra Polizia Locale hanno risposto in presenza fisica per tutta la durata della prima difficilissima fase, con coraggio, abnegazione e senso del dovere. Spesso al loro fianco le Associazioni della Protezione Civile Comunale che hanno riconvertito la loro esperienza di volontariato, in forme originali di sostegno alla popolazione. Non possiamo dimenticare tutto il mondo che abbiamo scoperto e che si è scoperto nella solidarietà fattiva e nella partecipazione spontanea con il quale la nostra città ha misurato la generosità di risorse, economiche e non, della nostra città: referenti di quartiere, associazioni che hanno riconvertito i loro interessi e le loro risorse, imprenditori piccoli e grandi che hanno messo messo a disposizione le loro aziende, professionisti le loro capacità, privati cittadini il loro tempo e spesso la loro utilissima fantasia».
L’assessora Ciccarelli: “Garantito la massima celerità”
L’Assessora al Welfare, Patrizia Ciccarelli, ha messo in risalto il ruolo dei servizi sociali: «Abbiamo garantito la massima celerità nell’avvio delle procedure per l’impiego delle risorse messe a disposizione dalla Protezione Civile Nazionale (777 mila euro) e dalla Regione Lazio (503 mila euro), pubblicando dopo solo tre giorni dallo stanziamento dei fondi, l’avviso rivolto alla cittadinanza per la richiesta di erogazione dei buoni spesa attraverso l’accredito del contributo sulla tessera sanitaria. L’avviso si è chiuso il 24 maggio raggiungendo circa 9 mila persone. Abbiamo sempre condiviso nel Comitato dei Sindaci del distretto socio-sanitario LT2 scelte ed indirizzi in modo che non si registrassero difformità negli interventi. Nessuno è rimasto indietro perché abbiamo garantito risposte anche ai non residenti, ai senza dimora, alle persone in situazioni di grande marginalità.
Siamo stati fra i pochissimi comuni nel Lazio e in Italia a non aver chiuso i dormitori, aumentandone la durata nel tempo e, durante il lockdown, estendendo l’orario di apertura da 13 a 16 ore giornaliere. Possiamo dire con orgoglio che questa esperienza ci ha consentito di dotarci di un’infrastruttura innovativa che risulterà utilissima anche nel futuro per gestire erogazioni di contributi anche di grossa entità attraverso procedure tempestive trasparenti e sostenibili anche da un punto di vista amministrativo perché totalmente informatizzate»