Pubblicato il 8 Luglio 2022
Il Crazy Pizza, il noto locale di Flavio Briatore in via Veneto, nel salotto buono di Roma, continua ad essere al centro delle polemiche. Solo pochi giorni fa Briatore esaltò la sua pizza di 15 euro e denigrò le pizze di 4-5 euro, contestando in particolare la scarsa qualità degli ingredienti utilizzati, un’uscita che provocò un vespaio di polemiche che ancora oggi fatica a placarsi.
A finire nell’occhio del ciclone questa volta non è la pizza ma piuttosto l’acqua, o meglio la mancanza d’acqua nel locale. Un guasto alla rete idrica ha infatti costretto il locale a chiudere, rimandando a casa i clienti che già avevano prenotato.
L’intero accaduto è stato spiegato in tono molto seccato dal manager piemontese in una serie di storie su Instagram.
La rabbia di Briatore: “Non sappiamo cosa sta succedendo”
“Ragazzi innanzitutto volevo scusarmi con tutti i clienti di Crazy Pizza – esordisce Briatore – perché ieri siamo stati obbligati a chiudere per mancanza d’acqua. Noi abbiamo avvertito Acea alle 14 del pomeriggio e non si è mosso niente fino alle 19. Nel condominio non c’era assolutamente acqua. Non ci hanno neanche detto se era possibile ripristinare oppure no la fornitura e a questo punto abbiamo dovuto chiudere”.
Il principale pensiero del manager è proprio per i clienti che avevano prenotato e che sono stati costretti a restare a casa: “Mi scuso con tutti voi che avevate prenotato ieri sera, eravamo pieni, abbiamo dovuto chiamare tutti i clienti”.
Nel mirino di Briatore finisce poi Acea che non ha saputo risolvere il problema in tempi brevi: “Stamattina mi dicevano che sarebbero arrivate delle autobotti, scene da terzo mondo, per cui ci siamo adoperati con i nostri tecnici e abbiamo ripristinato da soli.
L’Acea continua a lavorare, ma non sappiamo cosa sta succedendo. Una roba incredibile quando ci sono delle attività commerciali che chiudono per mancanza d’acqua a Roma, non me lo sarei mai aspettato”.
Infine nell’ultima storia di Instagram chiude laconicamente: “Comunque chi fa da sé fa per te e con i nostri tecnici ci siamo allacciati a un altro civico di nostra proprietà e quindi saremo aperti, non grazie ad Acea, ma grazie ai nostri ragazzi”.