Ieri i superbombardieri Usa che hanno sorvolato il Salento per qualche ora di ritorno dalle zone di conflitto nel pieno della crisi ucraina, oggi una nave carica di mais che attracca a Bari dopo essere sfuggita al blocco navale. Il mais è uno degli alimenti che più l’Italia importa dall’Ucraina e, ovviamente, c’è allarme per la carenza di questo prodotto nelle nostre tavole ed aziende. Intanto, è attraccata in giornata al porto di Bari la nave dell’Ucraina ‘Scala’ carica di mais, scampata alla guerra e al blocco degli scali sul Mar Nero perché già in navigazione allo scoppio del conflitto.
Ne dà notizia Coldiretti Puglia, spiegando che si tratta di “una boccata d’ossigeno per le stalle che sono allo stremo per la mancanza di alimentazione per gli animali”. L’organizzazione segnala il calo, per la prima volta dall’inizio della guerra e della crisi ucraina, del prezzo di mais (-2%) e soia (-0,2%) destinati all’alimentazione animale. “Siamo di fronte ad una nuova fase della crisi, dopo l’impennata dei prezzi arriva il rischio concreto di non riuscire a garantire l’alimentazione del bestiame, quando sono da salvare in Puglia 185mila bovini, 197mila ovini e bufalini e 24 mila suini”. Queste le dichiarazioni di Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia.
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