« Torna indietro

Cristiano Ronaldo

Cristiano Rolando nei guai col fisco: nel mirino le sue cliniche per i trapianti di capelli

Pubblicato il 3 Novembre 2023

Cristiano Ronaldo di nuovo nei guai con il fisco spagnolo. Non per gli alberghi di lusso o le catene di abbigliamento, ma per l’azienda che si occupa di trapianti di capelli (aperta nel 2019 e con a capo la compagna Georgina).

Sono diverse le cliniche aperte dal portoghese.

A darne la notizia è stato il quotidiano spagnolo El Confidencial. In sostanza, le Agenzie delle Entrate hanno messo CR7 nel mirino.

Le indagini riguardano un ampio numero di fatture emesse senza Iva ai clienti tra il 2019 e il 2021. La difesa dell ’Insparya Hair Medical Clinic si basa sul fatto che l’alopeciaviene riconosciuta come malattia e che «i servizi medici per la diagnosi, prevenzione e cura» sono esenti da questa imposta. Però, non la pensa così il Ministero del Tesoro .

Ritiene che una parte dei loro trapianti abbia “scopi puramente estetici” e dovrebbe essere tassata al 21%. Da parte sua, l’azienda ha presentato un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità e una perizia preparata da un medico specializzato in dermatologia per difendere la sua posizione. Cosa c’entra Cristiano Ronaldo? Il portoghese figura come co-fondatore dell’Insparya, oltre a esserne ambasciatore. Mentre la sua compagna, Georgina Rodriguez, e il suo socio, Paulo Joaquim Silva, sono indicati come amministratori. Oltre a Madrid, l’azienda ha cliniche a Marbella, Valencia e Bilbao,in Portogallo e in Italia.

Il reperimento del materiale investigativo si è concluso nel maggio 2022 quando fu avvertita la stessa Insparya, che ora sta valutando il da farsi con i propri legali, ma sostenendo con forza di aver rispettato “tutta la legislazione vigente in materia fiscale, lavorativa, sanitaria, normativa e di qualsiasi altra natura” che sia loro applicabile.

Secondo i media spagnoli, Insparya ha dichiarato di aver avuto tra il 2019 e il 2021 almeno 218 clienti che riportavano “una diagnosi di alopecia androgenetica” e per cui necessitavano di “cure mediche” di trapianto ed è per questo motivo che le fatture emesse non riportavano l’Iva. Su questo, però, Il Ministero del Tesoro non fa marcia indietro. Riconosce sì che l’alopecia può essere classificata come una malattia, ma affinché i loro servizi siano esenti dall’imposta, si devono “valutare se i requisiti stabiliti dalla legislazione fossero soddisfatti”. Insomma, la situazione è molto intricata.

Non è la prima volta che Cristiano Ronaldo ha problemi con il fisco spagnolo: nel gennaio 2019 fu condannato dal tribunale di Madrid a 23 mesi di carcere per evasione fiscale con la condizionale oltre al versamento della già concordata multa da 18,8 milioni di euro. CR7 non passò un solo giorno in prigione: in Spagna non viene applicata la detenzione per condanne fino a due anni per crimini non violenti commessi per la prima volta.