Pubblicato il 11 Giugno 2024
Domenica scorsa c’è stato un tragico incidente al largo delle acque di Posillipo, costato la vita a Cristina Frazzica, giovane ricercatrice di 31 anni della Pharmatech Academy della Federico II, travolta mentre era in kayak da una barca killer. La ragazza era insieme al penalista napoletano Vincenzo Carmine Leone, 33 anni, che è riuscito ad evitare l’impatto con la barca gettandosi in mare.
Dopo la denuncia sono subito scattate le indagini per individuare la barca killer e chi era alla guida. Importanti riscontri sarebbero arrivati dai video registrati dalle telecamere di sicurezza di Villa Rosebery, una delle tre residenze ufficiali di Sergio Mattarella. Sarebbe stata individuata la barca e forse anche chi la guidava, ma gli inquirenti per il momento non si sbilanciano
Tragica morte di Cristina Frazzica, è caccia al pirata del mare
La vittima era nativa di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, ma da tempo viveva a Voghera, in provincia di Pavia, dove si erano trasferiti i genitori. La Procura di Napoli, in sinergia con la Capitaneria di Porto, la Polizia Marittima e i vigili del fuoco, sta lavorando per dare un volto al pirata del mare che ha travolto la 31enne senza neanche fermarsi per prestare soccorso.
I genitori della ragazza, appresa la tragica notizia, dalla Lombardia si sono precipitati a Napoli per parlare con gli inquirenti. Sul corpo della giovane è stata disposta l’autopsia per chiarire le cause della morte e sarà effettuata anche una perizia sul kayak travolto dalla barca.
La testimonianza drammatica dell’amico
Drammatica la testimonianza di Vincenzo Carmine Leone, il 33enne che stava facendo kayak insieme all’amica che non è riuscito a salvare. Il giovane, intervistato dal Mattino, ha ricostruito quei tragici momenti, spiegando che la barca è piombata su di loro come un bolide con la sua prua “in alto, come se fosse impennata”. Non è riuscito a vedere chi c’era alla guida né quante persone c’erano a bordo, ma ha ricordato un particolare importante: la prua non era bianca. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi decisivo nell’individuare la barca, che sarebbe stata filmata davanti a Villa Rosebery, dove si è verificato l’incidente.
Ha detto che hanno fatto ampi gesti per segnalare la loro presenza, ma invano, così quando la barca si è avvicinata a tutta velocità non hanno potuto fare altro che tuffarsi a mare. Cristina sarebbe stata travolta dalle eliche, mentre il giovane è rimasto sott’acqua quanto più a lungo possibile. Quando è riemerso ha trovato il corpo dell’amica ormai senza vita e, dopo aver raggiunto il kayak, ha chiesto aiuto ad un’imbarcazione di passaggio.