Pubblicato il 12 Giugno 2024
Si stringe il cerchio attorno a chi ha investito e ucciso Cristina Frazzica, la 31enne travolta insieme con un amico mentre era su un kayak nel mare di Posillipo, a Napoli.
Un avvocato napoletano adesso è indagato di omicidio colposo e omissione di soccorso.
La svolta è avvenuta dopo che è stata individuata la barca che sabato pomeriggio ha causato l’incidente mortale.
L’avvocato sarebbe il proprietario del natante incriminato. Ma non basta: sarebbe stato lui a soccorrere l’amico della donna originaria di Taurianova, ma residente da tempo a Voghera, che stava godendosi una vacanza.
Il nodo da sciogliere è se fosse consapevole o meno di quel che aveva provocato.
Il corpo senza vita di Cristina è stato trovato a poca distanza dal luogo dell’impatto dai soccorritori, subito dopo l’allarme. Non si esclude che il natante investitore solcasse il mare a velocità sostenuta e che la prua sollevata abbia ridotto notevolmente la visibilità del guidatore.
Nelle scorse ore la famiglia della vittima è arrivata a Napoli dove ha incontrato gli investigatori i quali, a breve, intendono disporre l’esame autoptico sulla salma, che farà luce sulle cause di morte della giovane. Un esame che consentirà anche di scoprire se Cristina sia morta sul colpo oppure se un soccorso tempestivo avrebbe potuto salvarle la vita.