Pubblicato il 9 Marzo 2023
La riunione si è tenuta a Cutro, la sede voluta da Giorgia Meloni dopo la tragedia del naufragio avvenuta nelle acque antistanti.
Il decreto legge riguarda i flussi regolari di migranti e il contrasto all’immigrazione irregolare.
Entrando nel merito del decreto, Meloni ha detto che “Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali. Chi si rende responsabile di lesioni gravi o di morte è perseguibile con un reato che noi consideriamo universale. Significa non colpire solo in trafficanti che sono su quelle barche, ma anche i trafficanti che ci sono dietro”.
“Sbaglia di grosso chi pensa che a seguito della tragedia di Cutro cambia la nostra politica sulle migrazioni. Abbiamo licenziato un decreto legge – ha aggiunto – che affronta questa materia e lo abbiamo fatto per ribadire che siamo determinati a sconfiggere la tratta di esseri umani responsabile di questa tragedia, la nostra risposta a ciò che è accaduto è una politica di maggiore fermezza”.
La presidente del consiglio ha poi difeso l’operato del ministro Piantedosi: “Lo ringrazio, il governo non poteva fare nulla di più e di diverso. Da chi se la prende con lui neanche una parola sui trafficanti. Il Cdm a Cutro è un segnale di vicinanza a popolazioni colpite al sud Siamo concentrati sul dossier immigrazione. Basta tratta di esseri umani, le tragedie non dovranno ripetersi”.
È saltata la norma comparsa nelle prime bozze del decreto migranti che puntava a rafforzare la sorveglianza marittima, con un ruolo di primo piano della marina militare. La misura era stata proposta e discussa durante il preconsiglio ma, secondo quanto viene riferito, il Cdm ha deciso di cassare la norma. Il ministro Crosetto si era detto prima del cdm contrario alla norma.
Oltre 40 associazioni della società civile italiana ed europea hanno presentato un esposto collettivo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per “chiedere di fare luce sul naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro, costato la vita ad almeno 72 persone, tra cui molti bambini”. Tra i firmatari Emergency, Sos Mediterranee e Legambiente, ma anche Open Arms. “Davanti a così tanti morti e chissà quanti dispersi, è doveroso fare chiarezza”, dichiarano le organizzazioni.
Nella targa, scoperta dalla premier si legge una frase di Papa Francesco: “I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano piu’ insanguinate da tali drammatici incidenti”. Più in basso un’altra scritta: “L’Italia onora la memoria delle vittime del naufragio del 26 febbraio 2023 e si unisce al dolore delle loro famiglie e dei loro cari. Il Governo rinnova il suo massimo impegno per contrastare la tratta di essere umani, per tutelare la dignità delle persone e per salvare le vite umane. Cutro 9 marzo 2023”.
L’arrivo di Giorgia Meloni al Palazzo Comunale di Cutro era stato accolto dagli applausi delle persone presenti, tenuti a distanza dalle forze dell`ordine, che la premier ha ricambiato con un saluto prima di entrare in Comune. Prima che il corteo arrivasse a destinazione, passando lungo la via centrale del paese, alcuni manifestanti hanno lanciato dei peluche contro le auto.